Cos’è un’area protetta? Che cosa contraddistingue uno spazio come quello del Parco Naturale Adamello Brenta, abitato da quasi 200.000 persone (a cui si aggiungono i tanti turisti) rispetto ai parchi che tanti hanno ancora in mente, aree recintate e prive di presenza umana? Cosa si può fare per conciliare le esigenze dell’uomo e quelle dell’ambiente? Come recuperare quel che di buono c’è nell’ “uomo selvaggio”, figura mitica presente in tutte le culture? Di questo e altro ha parlato ieri il presidente del Pnab, sottolineando fra le altre cose che, pur se fra ostacoli e difficoltà, i risultati positivi spesso si vedono: specie animali che ritornano, che colonizzano “pacificamente” i territori antropizzati, attività umane – anche quelle legate allo sci, ad esempio – che raggiungono obiettivi concreti di sostenibilità e così via.
L’importante è non arrendersi, e continuare ad insistere anche sul versante culturale e dell’educazione ambientale. Come fa il Parco con "SuperPark. Visioni d'autore", proposta estiva giunta alla sua quinta edizione, che partirà il 19 giugno con il primo "cinema a impatto zero" a Pinzolo, uno dei due percorsi in cui si articola la manifestazione, realizzato dall’associazione “Cinema du desert”. L’altro percorso è quello delle escursioni con ospiti d’eccezione, personalità del mondo della cultura, dell’arte, dello sport, della ricerca, che si affiancano alle guide del Parco per raccontare la loro esperienza e suggerire nuovi modi di guardare alla natura, all’ambiente, al paesaggio di montagna. La responsabile artistica Macii ha anticipato ieri qualche nome: il regista Leandro Picarella presenterà il 30 giugno il suo ultimo film “Segnali di vita” e sarà anche uno degli ospiti delle passeggiate d’autore. Hanno confermato la loro presenza inoltre Silvia Camporesi, artista e fotografa, che lavora sul paesaggio, e Tommaso Melilli, chef e scrittore.
Ma in un luogo come il Salone non poteva mancare un libro. Nel corso dell’appuntamento è stato presentato infatti “Noi Parco - la fauna", il volume curato da Filippo Zibordi, Anna Sustersic e Mauro Fattor, dal taglio fortemente innovativo, che racconta la fauna del Parco con gli strumenti propri della narrazione.