Lunedì, 10 Giugno 2013 - 02:00 Comunicato 1709

Nato nell'ambito della manifestazione Officina Medio Oriente
INTERCULTURA: OGGI LA PREMIAZIONE DEL CONCORSO "QUI NESSUNO E' STRANIERO"

I nuovi media per raccontare la realtà, in particolare quella dell'intercultura, dell'incontro fra culture diverse, che ha oggi come teatro soprattutto la scuola. Questi i temi al centro del concorso per testi e immagini "Qui nessuno è straniero", nato nell'ambito del laboratorio permanente di Officina Medio Oriente, la manifestazione che si tiene a Trento con cadenza biennale. Al concorso - organizzato dall'associazione Dialogos in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento-assessorato alla solidarietà internazionale e convivenza, e con il quotidiano l'Adige - hanno partecipato studenti delle scuole superiori, ai quali è stato chiesto di esprimere, attraverso video, tweet e foto, il loro pensiero sulla "normalità" dell'intercultura. Oggi, infatti, la presenza di ragazzi stranieri - o meglio di "nuovi trentini" - nelle aule scolastiche, fianco a fianco con quelli di origini trentine, è una realtà assodata, vissuta dai giovani come assolutamente normale. Oggi la premiazione, con l'assessore Lia Giovanazzi Beltrami.-

Un video, un tweet e una foto, dunque, per esprimere il concetto che in Trentino "nessuno è straniero", come ricordato in apertura della breve cerimonia dall'assessore Beltrami, ideatrice di Officina Medio Oriente. "Stiamo via via cancellando dal nostro vocabolario tutta una serie di parole che non andavano più bene - ha detto l'assessore - , parole come tolleranza, integrazione, straniero. Prendiamo quest'ultima: quand'è che uno finisce di essere davvero straniero per qualcun altro? Io 8 anni fa ho cambiato indirizzo, sono andata a vivere in un paese a 11 chilometri dal mio, e sono ancora una 'foresta'. Siamo tutti potenzialmente stranieri verso qualcun altro e siano tutto impegnati a superare questo stato, pur senza rinunciare alla nostra identità".
Le ha fatto eco Linda Pisani, ideatrice del premio, che ha ripreso il ragionamento sulle parole. "Dall'esame dei lavori di chi ha partecipato al concorso emerge che ci sono parole che spaventano. Per alcune, come razzismo e odio, ce lo aspettavamo, ma fra queste abbiamo anche la parola nazionalità, che evidentemente fa pensare a nazionalismo, alla chiusura. Quali sono invece le parole che piacciono? Fra esse il termine tradizioni, il che è molto indicativo: ci si incontra, ci si mescola, ma a partire da ciò che si è. E poi anche le parole sogni ed eroi, fra questi ultimi Martin Luther King e Nelson Mandela ma anche David Gerbi, che è stato ospite di un'edizione di Officina Medio Oriente qui in Trentino".
La giuria - in questa prima edizione composta da Danilo Curti, Linda Pisani, Marco Pontoni - ha deciso l'assegnazione dei premi scegliendo i migliori fra gli elaborati più votati da studenti e lettori del giornale. "Per noi - ha sottolineato ancora l'assessore Beltrami - dare ai giovani gli strumenti e le occasioni per esprimersi è il miglior modo per fare solidarietà. Recentemente, negli attacchi che sono stati mossi alla legge provinciale di settore, i progetti di formazione sono stati i primi ad essere giudicati 'non necessari'. Ed invece essi sono di importanza fondamentale".
I premi sono stati consegnati dal delegato dell'associazione Dialogos Marco Viola.
Questa la classifica:

1' classificato il video "Loro hanno cominciato, tu dovrai finire!"
di Jonny95 (Jonathan Da Silva) I.T.E. "Tambosi – Battisti", Trento

2'classificato il tweet ""Tutti proviamo le stesse emozioni, viviamo sotto lo stesso cielo e sullo stesso pianeta; abbiamo tradizioni diverse ma nessuno è straniero".
di fanny_09 (Francesca Viola) del Liceo Arcivescovile, Trento

3' classificato la fotografia "Attimi di vita"
di Angela Scoppa dell'Istituto "don Milani", Rovereto

Il primo classificato - un ragazzo di origini brasiliane - vince un tablet Samsung Galaxy, il secondo uno smartphone Samsung, il terzo una macchina fotografica Canon.
A tutti i partecipanti sono stati anche donati libri e prodotti editoriali gentilmente messi a disposizione dal giornale L'Adige.
Assieme alla premiazione è stato presentato inoltre il video realizzato da Linda Pisani per l'edizione 2012 di Officina Medio Oriente. Nel video si ripercorrono i dibattiti, le mostre, gli spettacoli, gli incontri con gli studenti delle scuole e le conferenze che hanno permesso a tanti trentini di conoscere un Medio Oriente il quale, nonostante le lacerazioni da cui è oggi attraversato, cerca, con fatica ma anche con ostinazione, di risolvere pacificamente i propri conflitti e di avviare una nuova fase della propria storia.

IL COMUNICATO DELL'ASSOCIAZIONE DIALOGOS

"Qui nessuno è straniero" è un concorso-iniziativa nell'ambito di Officina Medio Oriente - manifestazione organizzata dalla Provincia autonoma di Trento - che sposa i mezzi di comunicazione giovani e moderni, la scrittura e la fotografia creativa, anche e soprattutto attraverso gli smartphone. La tecnologia, spesso vituperata, ha un merito: internet e i telefoni cellulari, anziché uccidere la creatività e la riflessione, le possono salvare, spingendo i ragazzi a confrontarsi con la realtà in modo nuovo e a loro più congeniale.

IL TEMA "QUI NESSUNO E' STRANIERO"
Il Trentino è terra portata all'incontro e al dialogo per storia, caratteristiche e vocazione, ed esprime questa apertura nell'impegno alla solidarietà e nel rispetto dei diritti di tutti.
Ma come vive la società trentina il confronto con lo "straniero"?
Una domanda che implica tante risposte e indaga un tema attualissimo che coinvolge il mondo dell'economia, del lavoro, della politica, della sicurezza, della cultura, della famiglia...e della scuola.
E proprio nella scuola - al di là della demagogia e delle strumentalizzazioni - avviene l'incontro fra i ragazzi trentini e i ragazzi "stranieri": che in realtà sono i nuovi trentini, ovvero la prima generazione di italiani figli di stranieri. Quindi fratelli-cittadini in tutto e per tutto, anche se con colore della pelle, abitudini o religioni diverse.
Ma come sono i rapporti dei ragazzi in questo mondo interculturale? Più immediati e più liberi di quelli degli adulti? Con meno pregiudizi e più solidarietà? Insomma, davvero amici e fratelli oppure no? Le differenze e l'integrazione producono problemi? E gli "stranieri" come vivono i loro rapporti con i ragazzi italiani? Essi stessi si sentono italiani o continuano a sentirsi stranieri?

COSA ABBIAMO CHIESTO
Di conoscere il parere degli studenti sulla "normalità" dell'intercultura, lontano dalla chiusura nei confronti degli altri e lontano dalla "diversità" intesa come minaccia alla nostra identità; di vedere come è immaginato e rappresentato il rapporto con i "nuovi trentini" nella scuola e nella società attraverso immagini, video e tweet.

I materiali sono stati inviati entro il 21 maggio 2013 collegandosi al sito de l'Adige.it oppure collegandosi direttamente al sito www.quinessunoestraniero.it.
Gli elaborati sono stati pubblicati sul sito dove sono stati votati dagli studenti e dai lettori de l'Adige.it. a partire dal giorno 15 aprile 2013 e sino al termine del concorso.


Foto e immagini video a cura dell'ufficio stampa
-