L'incontro di Roma sul "Ruolo delle Società Regionali ICT per l'Agenda Digitale Italiana" ha registrato un successo di pubblico, a dimostrazione dell'interesse che ormai ruota attorno a queste tematiche. L'appuntamento ha voluto rinnovare la collaborazione tra i protagonisti e le istituzioni del settore ICT italiano, tra pubblico e privato, tra politica e modelli di Governance.
La tavola rotonda - che ha visto Informatica Trentina confrontarsi con il mondo imprenditoriale (erano presenti il direttore generale di Confidustria Generale e quello di Assintel) - ha dato un riscontro positivo sulle iniziative realizzate in questi anni in Trentino, promosse attraverso il Tavolo della Collaborazione Territoriale ICT in concorso con l'Associazione Artigiani di Trento, Confindustria Trento, Confcommercio Trento e la Federazione Trentina della Cooperazione. Il tavolo, attivo dal 2007 e poi formalizzato nell'ambito del Protocollo d'Intesa sottoscritto lo scorso 27 luglio 2012, ha consentito agli operatori trentini del comparto ICT di partecipare con continuità alle iniziative di ammodernamento e digitalizzazione della pubblica amministrazione trentina, al fine di costituire una concreta filiera di produzione di soluzioni e servizi in questo ambito. Questa è la premessa fondamentale per la costituzione del Distretto Trentino dell'ICT. I numeri confermano il ruolo di Informatica Trentina quale strumento di politica economica. Basti ricordare il picco storico raggiunto negli ordini di fornitura emessi, pari ad oltre 51 milioni di euro, dei quali 34 verso aziende locali, e il valore degli acquisti pari a 37 milioni di euro, di cui 23 verso realtà locali.
Informatica Trentina ricopre già oggi l'importante ruolo di incentivo alle imprese, con la creazione di un modello che vede soggetti pubblici e privati collaborare attivamente ognuno con dei ruoli ben precisi: il pubblico dedicato alla raccolta e alla qualificazione della domanda, il privato focalizzato sull'offerta di competenze, professionalità e servizi necessari a soddisfare questa domanda.
Il centro del dibatto di Roma sono stati i principali risultati dell'annuale ricerca Assinter, dedicata ai modelli organizzativi e di governance delle società pubbliche regionali ICT. "Le società regionali ICT che lavorano col modello in house – ha ricordato Alberto Daprà, presidente di Assinter (l'Associazione che raggruppa le società ICT delle regioni) - rappresentano un valore nella produzione di oltre 800 milioni di euro l'anno e intendono svolgere un ruolo centrale nel raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda Digitale Italiana. Non solo – ha proseguito Daprà – esse devono diventare lo strumento di ammodernamento per le istituzioni, ma devono anche potenziare la collaborazione con il mercato e, di conseguenza, l'impatto sul sistema produttivo locale". E proprio su questo tema Informatica Trentina è stata invitata a presentare il percorso che la vede oggi operare nel ruolo di aggregatore della domanda di ICT pubblica, da consegnare in quote sempre più significative al mercato, anche su impulso delle direttive della Provincia autonoma di Trento che chiedono alla società di operare come società di sistema, in collaborazione con le imprese locali.
-