Venerdì, 27 Giugno 2014 - 02:00 Comunicato 1615

Oggi a Sarnonico
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA "STORIE DI TURISMO IN VAL DI NON. MENDOLA, ALTA ANAUNIA, PREDAIA"

Oggi, venerdì 27 giugno alle 17.30 si inaugura a palazzo Morenberg, a Sarnonico in valle di Non, la mostra "Storie di turismo e di villeggianti in val di Non. Mendola, Alta Anaunia, Predaia". Il percorso espositivo racconta la storia del turismo a partire dalla seconda metà dell'800 a passo della Mendola, nei paesi dell'Alta Valle e in quelli della Predaia. Disposta su due piani nella cornice prestigiosa di Palazzo Morenberg, la mostra si articola attraverso numerose videoinstallazioni e sezioni tematiche. In un percorso storico basato sull'utilizzo di fonti orali, documentali, audiovisive e fotografiche, sono trattati diversi argomenti in un arco temporale che abbraccia gli ultimi 150 anni di storia.-

L'iniziativa è promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino insieme alla Comunità della Valle di Non e alla Provincia autonoma di Trento con il sostegno dei Comuni di Amblar, Coredo, Cavareno, Malosco, Fondo, Romeno, Ronzone, Ruffrè-Mendola, Sarnonico, Smarano, Sfruz, Taio, Tres, Ton, Vervò, Sanzeno. Collaborano il Centro Culturale d'Anaunia Casa de Gentili di Sanzeno e l'Azienda per il Turismo Val di Non.
All'inaugurazione saranno presenti per la Fondazione Museo storico del Trentino il direttore Giuseppe Ferrandi e Alessandro de Bertolini (coordinatore del progetto), per la Comunità della Valle di Non il presidente Sergio Menapace e l'assessore alla Cultura Laura Cretti, per il Comune di Sarnonico il sindaco Sandro Abram e il vicesindaco Alberto Larcher, per l'Apt della Val di Non il presidente Andrea Paternoster, per il Portale della storia della val di Non Paolo Forno, i registi Anna Sarcletti e Marco Rauzi (responsabili della campagna di videointerviste), la curatrice della mostra Barbara Widmann e i rappresentati dei Comuni coinvolti.
Quando nasce il turismo in Val di Non? In quali località e per opera di chi? Da dove giungono i primi turisti, quanto si fermano e chi sono? Come cambia la valle con lo sviluppo del turismo e quale storia raccontano il passo della Mendola, l'Alta Valle e la Predaia? Quali sono le trasformazioni avvenute nel corso degli ultimi due secoli e quali le problematiche di oggi? Il percorso espositivo si organizza in tre macro-aree suddivise secondo una scansione temporale: ciascuna di esse rappresenta una tipologia di turismo (e di turista) scaturita dalle condizioni storiche e culturali del contesto che ha contribuito a determinarla. La prima macro-area è rappresentata dal turismo d'élite, che si evolve dalla seconda metà dell'800 fino alla Seconda guerra mondiale. Questo periodo è a sua volta suddiviso in due categorie: il turismo delle corti europee, sviluppatosi nei lussuosi alberghi della Mendola, e il turismo elitario-borghese italiano, che s'impone tra le due guerre e che sarà decisivo per la crescita del turismo nelle aree dell'Alta Valle e della Predaia. La seconda macro-area è identificata nel turismo di massa, che comprende tutta la seconda metà del XX secolo. In questa fase risulta evidente l'omogeneità dell'offerta e della domanda turistica, entrambe contraddistinte da uno stile di vita modesto ma al tempo stesso implementato dal boom economico. La terza macro-area è costituita dal turismo di oggi, che considera gli approcci più recenti al turismo d'Anaunia in un territorio dove è ancora forte la componente identitaria rurale della popolazione locale. Parallelamente, sono affrontati altri temi che contribuiscono a definire la storia del turismo in Val di Non: la viabilità come elemento necessario allo sviluppo turistico del territorio, il turismo religioso come vocazione tradizionale dell'area di San Romedio e non solo, la bellezza naturale del territorio come primo motivo d'attrazione per il turista. Le chiavi di lettura della mostra sono rappresentate dal paesaggio come fonte della storia e come elemento che attrae il viaggiatore/turista. Come fonte della storia, il paesaggio restituisce i segni e le attività delle comunità che lo hanno abitato. Come prodotto dall'azienda turistica, paesaggio è ciò che l'industria del turismo vende al visitatore. Facendo uso di fonti scritte e orali, il percorso espositivo intende offrire un contributo alla ricerca per una storia del turismo in Val di Non testimoniata da documenti, fotografie, cartoline e video-interviste a coloro che hanno vissuto in prima persona il cambiamento. Tra le principali videoinstallazioni presenti in mostra, sono affrontati i temi de "L'invenzione del turismo: da piccoli albergatori a imprenditori turistici", de "La villeggiatura dei siori: in fuga dalla città verso la vacanza tranquilla", de "La nascita del turismo invernale: una sfida per ampliare l'offerta", de "Il turismo religioso: il santuario di San Romedio", e di "Ruffrè e il passo Mendola dopo il turismo asburgico".
La mostra rientra in un percorso di ricerca sulla storia del turismo in val di Non avviato all'inizio del 2014 e destinato a concludersi nella primavera del 2015. Il progetto ha visto la realizzazione di un campagna di interviste ai testimoni della storia (turisti, albergatori, anziani) individuati fra la popolazione dei Comuni coinvolti (8 sono state raccolte nella zona dell'Alta Anaunia e passo Mendola, 8 nella zona della Predaia, 1 riguarda il tema del turismo religioso a San Romedio). Parallelamente è stata fatta una selezione di materiali della storia (fotografie, cartoline, documenti) sul tema del turismo. Nei mesi di aprile e maggio, inoltre, si è svolto in ciclo di 6 incontri con il pubblico per la restituzione "a lavori in corso" dei semilavorati delle interviste. Gli incontri, che hanno registrato una buona risposta da parte del pubblico della valle, si sono tenuti in Predaia (Sfruz, Vervò, Coredo) e in Alta Anaunia (Fondo, Malosco, Cavareno). Nel mese di agosto saranno promossi alcuni incontri a Sanzeno a Casa de Gentili per riflettere sul tema del turismo, sugli scenari attuali e sulle problematiche aperte.
Il percorso espositivo "Storie di turismo e di villeggianti in val di Non. Passo della Mendola, Alta Anaunia, Predaia" è visitabile dalle 16.00 alle 19.00 tutti i giorni tranne il lunedì a palazzo Morenberg e rimarrà aperto fino alla prima settimana di settembre.
A corredo della mostra sarà pubblicato nelle prossime settimane un mini-catalogo con i contenuti del progetto e i testi presenti nei pannelli.
A partire dall'8 dicembre 2014 la mostra sarà trasferita a Casa Marta, a Coredo in Predaia, dove rimarrà visitabile fino in primavera. In questo modo sarà possibile lavorare con le scuole creando percorsi di visite guidate e laboratori didattici con gli operatori della Fondazione Museo storico del Trentino.


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