
Lo stesso CT Quesada afferma come gli ingredienti per fare bene erano già presenti ed è bastato rinforzare i legami: “Abbiamo lavorato sull’essenza del singolo, per far emergere uno scopo collettivo. Siamo andati in profondità nel definire una cultura vincente e dei valori che ci facessero capire cosa vuol dire essere la nazionale italiana di rugby”.
Gli fa eco il capitano Lamaro, che rimarca come per lui la nazionale debba essere di ispirazione per i propri tifosi e racconta come il recente tour nel Pacifico, al di là dei 16 aerei presi per affrontare Samoa, Tonga ed il Giappone, abbia contribuito a rafforzare la consapevolezza attorno al movimento rugbistico dando continuità ad un percorso di crescita ed abituando la squadra alla celebrazione collettiva delle vittorie.
La voglia di continuare a gioire deve rimanere anche per gli imminenti impegni nei tre test match di novembre che vedranno gli azzurri impegnati a Udine contro l’Argentina, a Genova contro la Georgia e a Torino contro la Nuova Zelanda. Gonzalo Quesada suona la carica e confida in una grande risposta anche da parte degli appassionati, numerosi e fiduciosi già oggi a Trento.