Venerdì, 19 Settembre 2014 - 02:00 Comunicato 2331

Appuntamenti nei Castelli Trentini
GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO NEI CASTELLI TRENTINI

Sabato 20 e domenica 21 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, l'ingresso al Buonconsiglio, a Castel Beseno, al Castello di Stenico e a Castel Thun sarà ridotto. Ultimi giorni per ammirare il capolavoro di Dosso Dossi "Giove pittore di farfalle."-

Anche quest'anno il Castello del Buonconsiglio e le sedi periferiche di Castel Thun, Castel Beseno e il Castello di Stenico aderiscono alle Giornate Europee del Patrimonio 2014. Nei quattro Castelli provinciali (Castel Beseno, Castello di Stenico, Castel Thun e Castello del Buonconsiglio) la tariffa d'ingresso sarà ridotto nell'orario 10-18. Nella sede solandra del Buonconsiglio, a Castel Caldes con ingresso libero, si potrà visitare gratuitamente la mostra dedicata al pittore solandro Paolo Vallorz intitolato I miei alberi, mentre a Castel Thun la mostra dedicata a Giuseppe Craffonara.
Alle ore 11 e alle ore 15 al Castello del Buonconsiglio saranno proposte visite guidate alla mostra Dosso Dossi: Rinascimenti eccentrici al castello del Buonconsiglio curata dai Servizi educativi del Museo. Sarà una delle ultime occasione per ammirare il magnifico dipinto Giove pittore di farfalle una delle opere più affascianti della mostra dedicata a Dosso Dossi, perché il dipinto il 24 settembre tornerà in Polonia presso il Castello del Wawel. Per l'occasione martedì 23 settembre alle ore 17.30 la dott.ssa Joanna Winiewicz-Wolska, curatrice del museo polacco, terrà una lezione intitolata "Giove pittore di farfalle. Storia di un quadro - le sorti della collezione viennese di Karol Lanckoroński". La storia del dipinto, conservato fino a qualche anno fa al Kunsthistorisches Museum di Vienna e poi donato dalla famiglia Lanckronski al Castello del Wawel a Cracovia, ha affascinato gli studiosi per il messaggio che cela e per la straordinaria qualità esecutiva. Il 23 setttembre arriverà invece in mostra un'altra "mandorla" che decorava la camera da letto di Alfonso I intitolata L'ira proveniente dalla Fondazione Cini di Venezia. -