Siamo in località Pianezza, ai piedi del monte Corno. Ecco 'Björn', un esemplare maschio di Jamthund di 5 anni e 'Aska', cane di razza Laika Russo europeo di 7 anni, che accompagnano i loro conduttori - i forestali con i quali vivono in simbiosi - alla ricerca di una traccia. Gli animali annusano a terra: sono veloci, determinati. Seguono le tracce dei selvatici e trovano anche una vecchia pista dell’orso, che li porta ad una ceppaia rotta dal plantigrado in cerca di insetti.
Contrariamente rispetto a quanto avviene con i ‘normali’ cani da compagnia, che seguono il padrone durante le passeggiate nel bosco, le unità cinofile sono appositamente addestrate per affrontare l’orso: quando lo individuano lo affrontano con l’obiettivo di allontanarlo.
I cani da orso vengono impiegati per le attività di dissuasione, che scattano quando gli orsi si avvicinano troppo alle abitazioni, alle attività agricole o ai luoghi frequentati abitualmente dalle persone. L’allerta alle unità cinofile scatta anche in caso di incidenti stradali, con l’investimento di un plantigrado, con l’obiettivo di ‘bonificare’ l’area. Per questo motivo è importante che gli automobilisti non scendano dall’auto ma si fermino a bordo strada perché potrebbero altrimenti trovarsi a poca distanza dall’animale ferito.
I conduttori con i loro cani sono entrati in azione anche lo scorso 6 aprile sul monte Peller, dopo la tragedia di Caldes. In quest’ultimo caso il supporto delle unità cinofile è stato fondamentale per l’individuazione e la raccolta dei reperti che - dopo l’analisi genetica - hanno portato all’individuazione dell’esemplare che ha compiuto l’aggressione.
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In caso di emergenza chiama il 112; per avvistamenti o danni contatta il 335.7705966.
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all'appuntato forestale scelto Roberto Calvetti con il cane Björn > https://bit.ly/3zW8kIC