Venerdì, 26 Maggio 2023 - 12:03 Comunicato 1545

Ferraris: "Vogliamo lasciare il primo e l'ultimo miglio alla gomma”

Le Ferrovie dello Stato sono pronte a trasportare sempre più persone, merci, ma anche informazioni tramite una connettività 4G che verrà implementata su gran parte della rete, partendo dall’alta velocità. Con uno sguardo importante all’energia pulita che verrà fornita da massicci investimenti in termini di pannelli solari. Temi affrontati sotto il titolo “Infrastrutture per la mobilità, connettività, efficienza energetica" da Luigi Ferraris, amministratore delegato Ferrovie dello Stato, oggi in videocollegamento al Festival dell'Economia di Trento. Tema centrale: “La mobilità intermodale, passeggeri e merci vanno di pari passo. Questo passaggio è necessario se vogliamo che le strade non siano troppo congestionate. Abbiamo strutture e risorse umane per farlo e ci vogliamo coordinare con il trasporto urbano nelle città. Ma grazie ad un accordo con Ita e Lufthansa guardiamo ad un modello integrato che potremo estendere. Senza correttivi in pochi anni avremo 1 milione di mezzi pesanti in più con un enorme carico di traffico sulle autostrade. Il trasporto delle merci tramite multimedialità è ancora troppo alternativo, l’idea è quella di lasciare il primo e l'ultimo miglio alla gomma” ha detto Ferraris.
[ Alessandro Eccel @alessandroeccel]

La comunicazione ha altri aspetti: “Sì. Non è solo ambizione. Noi gestiamo 17 mila km di ferrovie, siamo capillari come i Carabinieri e le Poste, a questo lavoriamo per agganciare una pari rete di fibra ottica. Per la comunicazione vogliamo mettere una copertura stabile in 4G su tutta la rete alta velocità, sulle tratte regionali servono 5-6 anni. La gente deve poter lavorare a bordo treno così non perde tempo. Faremo investimenti per 23 miliardi di euro per i prossimi 10 anni, sulle diverse reti: trasporto, comunicazione telefonica e per il monitoraggio di circa 40 mila ponti in tutto il Paese”.
Il tema dell’energia pulita è molto presente in Ferrovie e nei suoi vertici. Come ha osservato Ferraris: “Noi assorbiamo il 2% dell’energia di tutta Italia, il nostro combustibile richiede molto dal sistema italiano. Guardiamo dunque agli impianti solari in primo luogo, con tanti spazi che possono essere usati. Per quanto riguarda l’energia elettrica possiamo investire poiché oggi usiamo soprattutto l’alta tensione. Noi guardiamo alle buone pratiche e al risparmio: l’ottica è a 5 anni, il prossimo anno si inizia con i primi kilowatt, vogliamo arrivare ad un utilizzo del 40 per cento, in autoproduzione”.
Come sta andando l’utilizzo dei fondi del Pnrr? “Ci sono in ballo progetti e cantieri per 26 miliardi di fondi, per aumentare la capacità di trasporto e miglioramento tecnologico. Un’opera importante è il terzo valico di Genova, un tunnel per bypassare l'Appennino. Ci sarà un 50% di aumento di trasporto delle merci. Altre tratte per noi importanti sono Napoli-Bari e Brescia-Verona. Siamo in linea con lo spending, i rimbalzi di prezzi per la guerra stanno facendo però lievitare i prezzi. L’ingresso del capitale privato serve, siamo in una fase che ha bisogno di nuove infrastrutture come è capitato nel dopoguerra. Muoversi solo attraverso lotti funzionali non è il massimo. Si può ragionare anche su soluzioni con fondi privati che cercano investimenti, in modo trasparente, quindi bene se si ragiona su una compresenza pubblica e privata” ha concluso.

(gt)


Immagini