Quanto sono “resilienti” le nostre abitazioni davanti agli eventi estremi effetto del cambiamento climatico? E quanto sono adeguate le tecniche di progettazione e costruzione ai nuovi standard imposti dalla digitalizzazione? Il tema è squisitamente tecnico, tuttavia investe in pieno le vite di ognuno di noi, sia quando abitiamo le nostre case, sia quando siamo al lavoro in ufficio o in fabbrica. Gli immobili in cui viviamo, studiamo e lavoriamo sono gli involucri che definiscono anche il nostro livello di benessere, l’ambiente in cui ci relazioniamo con gli altri, facciamo crescere le nostre famiglie. Quindi la tecnica con cui queste case vengono realizzate ci riguarda da vicino.
“Oggi il mercato edilizio è diverso da quello di 10 anni fa - ha riferito il vicepresidente della Giunta provinciale Achille Spinelli -: un acquirente ambisce a una struttura di qualità, tecnologica, sostenibile. Per interpretare i cambiamenti in atto serve andare in direzione di edifici sempre più tecnologici e meno tradizionali. Le case del futuro avranno bisogno, non solo di tecnologia, ma dovranno fornire una serie di servizi sempre più richiesti per aumentare qualità della vita nell’abitazione. Guardiamo con fiducia ad Edilizia 4.0, che si propone come un sistema che guarda alle costruzioni tenendo conto di efficienza e sostenibilità, in grado di generare risorse e fare girare l’economia”.
“Partiremo a breve con un progetto in collaborazione con l’Università di Trento – ha affermato il presidente di Polo Edilizia 4.0 Germano Preghenella, per valutare la maturità digitale del comparto edilizia nel suo complesso. Riteniamo importante innanzitutto conoscere il livello di digitalizzazione presente tra i nostri professionisti e le nostre imprese, per poter meglio impostare una strategia per il futuro. Teniamo conto che a breve, e già ora con i progetti del Pnrr, diventa obbligatorio per importi sopra il milione di euro seguire la metodologia Bim, acronimo di Building Information Modeling che indica il sistema informativo digitale della costruzione composto dal modello 3D integrato con i dati fisici, prestazionali e funzionali dell'edificio. Inutile pensare al Bim accelerato se poi le imprese non parlano la stessa lingua con chi progetta”.
Molte le relazioni che si sono susseguite nel corso del convegno. Il direttore di Habitech Francesco Gasperi ha parlato dell’impatto degli ESG (i tre fattori chiave per misurare la sostenibilità e l'impatto etico di un investimento in un'azienda) calati nel settore dell’edilizia. Luca Lucchese (Direttore Generale Spreentech Ventures), insieme a Angelica Pianegonda (CEO, Socia Fondatrice RUMA) e Sara Favergiotti (Scientific Advisor, Socia Fondatrice RUMA) su Spreentech Ventures hanno fatto il punto sul progetto di acceleratore di start up varato proprio da Edilizia 4.0 per spingere sulla ricerca e innovazione.
>> immagini e interviste a Preghenella, Spinelli e Basso su:https://tinyurl.com/yecpn98t
Rassegna stampa ad uso interno: Articolo da IL T - 01.12.2023