
Numerose le questioni affrontate nel corso dell’appuntamento pubblico, che spaziavano dagli aspetti viabilistici alla gestione tecnica dell’impianto, fino alla tutela ambientale. Nella sala comunale del borgo erano presenti anche numerosi primi cittadini dei territori che saranno serviti dal depuratore. “Garantiamo la massima attenzione dell’Amministrazione provinciale rispetto alle problematiche reali, legate in particolare al traffico nel periodo di realizzazione dell’opera, oltre che un intervento sulla viabilità ordinaria” ha affermato Fugatti, accogliendo la proposta di realizzare delle opere compensative per il paese, così come suggerito dal sindaco Maini.
L’impianto di depurazione di Caldes consentirà di completare la vasta rete di depurazione provinciale. Sarà destinato al trattamento biologico di chiarificazione con sistemi ad alto rendimento dei liquami provenienti dalla fognatura civile a servizio di un bacino scolante che comprende i comuni di Caldes, Terzolas, Cavizzana, Malé, Rabbi, Bresimo, Cis e Livo. Il depuratore consentirà la chiarificazione e la conservazione del contesto naturale del torrente Noce lungo il quale si sviluppano attività sportive di attrazione nazionale.
L’impianto sarà del tutto simile ad altre opere realizzate in territori turistici quali l’Altopiano della Paganella e la Val di Fassa. La posizione di baricentro rispetto ai comuni della Bassa Val di Sole e del Mezzalone consentirà il collegamento a gravità di quasi tutte le reti. L’accesso all’impianto (e prima ancora al cantiere) sarà garantito attraverso il raddoppiamento del tracciato della ciclabile, oppure con una nuova strada con partenza nei pressi di Cavizzana.