Venerdì, 18 Febbraio 2022 - 15:22 Comunicato 419

L’evento online organizzato dal Centro per le Scienze Religiose FBK è in programma lunedì 21 febbraio e fa parte del ciclo di seminari: “La de-polarizzazione nella religione e nell’etica”
Cura, giustizia ed autonomia relazionale: come ripensare l’etica della sanità

Cura e giustizia, sapientemente bilanciate, rappresentano parametri morali cui si possono ispirare le scelte sanitarie, su scala globale e in dimensione locale. Su questa riflessione sarà incentrato il seminario organizzato dal Centro per le Scienze Religiose (FBK-ISR) della Fondazione Bruno Kessler e in programma lunedì 21 febbraio alle 11.00 in modalità online (per collegarsi è necessaria l’iscrizione entro domenica 20 febbraio tramite le indicazioni riportate sulla pagina dell’evento).

L’appuntamento avrà come relatrice la ricercatrice FBK-ISR Lucia Galvagni ed è solo uno degli incontri del Ciclo di seminari: “La de-polarizzazione nella religione e nell’etica” che si svolgerà nel corso di tutto il 2022.

“Durante questo ciclo di incontri”, spiega il direttore del Centro Massimo Leone, “vogliamo provare a riflettere sulle dinamiche che comportano una estremizzazione delle idee religiose ed etiche, ma anche su tutte le strategie e le tecniche che potrebbero condurre a nuovi fenomeni di distensione e di depolarizzazione, per scavare all’interno delle tensioni, trovare dei punti di contatto, nuove vie per il compromesso e per far dialogare poli estremi. Ci saranno presentazioni dei nostri ricercatori e delle nostre ricercatrici, ma anche incontri con esperti all’interno delle diverse comunità religiose. Non ci fermeremo soltanto agli aspetti più tradizionali della radicalizzazione delle idee ma – anche in collaborazione con altri gruppi di ricerca all’interno di FBK – cercheremo di riflettere sul modo in cui le nuove tecnologie, il digitale e l’intelligenza artificiale, conducono spesso a forme sempre più estreme di polarizzazione”.

“Nel dibattito sui temi dell’etica e della bioetica”, spiega Lucia Galvagni a proposito del seminario di lunedì 21, “si osservano di frequente forme di polarizzazione, che portano a identificare due estremi, due poli, riconosciuti come termini rappresentativi delle questioni in discussione. Il ricorso a tali contrapposizioni è frequente in etica, ma non consente di cogliere la complessità delle situazioni e di identificare tutte quelle posizioni intermedie, che possono rappresentare luoghi e occasioni di convergenza rispetto a scelte e decisioni morali da affrontare in ambito medico e sanitario. Cura e giustizia possono venir considerate come parametri morali cui ispirare tali scelte, su scala globale e in dimensione locale, per ripensare anche gli scenari presenti e guardare diversamente al futuro della sanità”.

 

(vl)