“Grazie agli accordi presi con la Lombardia – ha spiegato il presidente della Provincia – le tre persone sono già tornate nel comune lombardo di residenza. La famiglia era in un appartamento privato e dalle notizie che abbiamo assunto i contatti con l’esterno sono stati del tutto minimali. Sono rientrati in Lombardia perché loro stessi lo hanno voluto. Siamo in contatto – ha aggiunto - con le strutture ricettive per avere segnalazioni di eventuali presenze di persone provenienti dalle zone cosiddette rosse, dove si è diffuso il virus”.
Fra le novità di oggi, la decisione di intensificare l'igienizzazione dei mezzi di trasporto pubblico e la chiusura dell’Università, concordata con il Rettorato, per tutta la settimana. Domani si valuterà se prolungare al resto della settimana la chiusura di scuole, asili e nidi, già prevista comunque fino a martedì compreso.
Il presidente ha ringraziato tutti gli operatori sanitari del Trentino. “L'attenzione è tanta e le richieste che ricevono comportano grande impegno e responsabilità”.
Domani ci sarà un incontro con quanti lavorano nelle case di riposo, con gli infermieri e con vigili del fuoco per spiegare come si sta muovendo la Provincia.
(sil.me)