
“La realizzazione di un progetto così complesso – ha detto l’assessore Spinelli in apertura – comporta l’assunzione di una sorta di patto tra la pubblica amministrazione e le imprese. Un patto che deve partire da un riconoscimento reciproco: la Provincia si impegna nel sostenere, sperimentare e trovare modalità nuove per realizzare la propria attività di vigilanza e le imprese, dopo averlo condiviso, si impegnano a sostenere questo sforzo, a valorizzarlo. Abbandonare la logica del “comando e controllo”, può avvenire a patto che l’impresa aderisca a quei modelli di autoregolazione e che vi aderisca con convinzione, per arrivare ad un nuovo corso”. “Bisogna dare l’opportunità all’Amministrazione pubblica – ha aggiunto – di non comportarsi secondo uno schema a lei familiare “di supremazia”, ma consentire alla stessa di trovare da parte dell’impresa l’assunzione di una responsabilità diretta nel proprio operato. Ciò significa valorizzare – ha concluso – anche le attività di controllo svolte da terzi”.
Tra le azioni più significative previste dal progetto RAC si è delineata, con particolare importanza, la necessità di creare un registro unico dei controlli, come registro informatico dell’attività di controllo che accompagni l’intero corso dell’attività di vigilanza.