La partenza di ieri era al Pian delle Fugazze, dove il gruppo, composto da 26 persone, per la maggior parte giovani che stanno svolgendo il servizio civile o lo hanno fatto in passato, alcuni accompagnatori e anche un paio di amici a quattro zampe, ha incontrato l'accompagnatore della giornata, Gregorio Pezzato. Dopo la visita all’antico punto di confine, dove rimane ancora il cippo recante le scritte: “Regno d’Italia” e “Impero austro-ungarico”, i giovani sono saliti lungo la strada costruita dall’esercito italiano con i criteri dell’epoca: larghezza di oltre 4 metri, pendenza sempre tra 9 e 11% e una lunghezza di circa 10 km, segnata ad ogni chilometro da pietre miliari che forniscono la distanza dall’avvio del percorso. La strada militare finisce alla galleria “Giuseppe D’Havet”, intitolata al generale che era a capo delle operazioni in Pasubio, dove il gruppo ha percorso i due chilometri della Strada degli Eroi, che porta al rifugio “Achille Papa”; la strada è stata costruita negli anni successivi alla guerra e riporta 12 targhe affisse sulle pareti di pietra per altrettante medaglie d’oro al valore militare.
Quindi la visita alle "porte del Pasubio", che consentono la visione della parte alta, dove si svolsero intensi combattimenti, con i due eserciti attestati rispettivamente sul “dente” austriaco e sul “dente” italiano, infine il rientro al Pian delle Fugazze.
Oggi i giovani del Servizio civile sono a Folgaria, e domani, per la sesta e ultima tappa, cammineranno dal Monte Zugna fino alla Campana dei Caduti sul colle di Miravalle a Rovereto, dove si concluderà questa edizione del trekking.
Info www.serviziocivile.provincia.tn.it
Intervista
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