La decisione di oggi annulla dunque gli effetti di una precedente delibera di Giunta, che aveva fissato alcuni criteri di priorità in ordine alla soddisfazione delle richieste di contributo avanzate dai soggetti previsti dalla legge per la valorizzazione dei luoghi storici del commercio.
Essendosi rese disponibili ulteriori risorse, per complessivi euro 1.687.000, è possibile ora accogliere tutte le proposte pervenute alla Provincia. In particolare, 167.000 euro verranno destinati complessivamente alle 21 associazioni dei Comuni minori. Ad ognuno di essi andrà l'importo massimo previsto dai criteri di attuazione della legge, ovvero 8.000 euro.
Il resto dei fondi andranno ai soggetti costituitisi in forma consortile: la norma prevede che possano essere presentati progetti fino ad una spesa massima di 300.000 euro, coperta per il 40 per cento dalla Provincia. -
Decisione della Giunta su proposta dell'assessore Alessandro Olivi
COMMERCIO NEI CENTRI STORICI: GARANTITI I FINANZIAMENTI A CONSORZI E ASSOCIAZIONI
Commercio nei centri storici: saranno finanziate dalla Giunta provinciale tutte le domande prevenute dai Consorzi attivati nei centri di maggiori dimensioni nonché dalle 21 Associazioni che raggruppano gli operatori dei Comuni più piccoli, per il massimo dell'importo previsto dai criteri di attuazione della legge 17 del 2010 sul commercio. La decisione è stata assunta stamani, su proposta dell'assessore competente Alessandro Olivi, il che consentirà di dare risposta positiva alla totalità delle richieste pervenute alla Provincia. "Una decisione - sottolinea Olivi - che va nella direzione di sostenere e riqualificare ulteriormente la funzione attrattiva dei centri storici, una delle componenti fondamentali della nuova legge . Abbiamo sempre parlato dei centri storici come dei nostri 'centri commerciali naturali'. Con le risorse che abbiamo ora a disposizione potremo incentivare tutte le iniziative e tutti gli eventi promossi dai soggetti costituitisi sia in forma consortile che associativa, che vanno nella direzione di rivitalizzare i centri storici delle città e dei paesi del Trentino, ovvero dei luoghi storici del nostro commercio, generando una ricaduta che è al tempo stesso economica, urbanistica e sociale".-