Vale per tante piccole pubbliche amministrazioni e vale anche per le 42 Apsp (50 Rsa): gestire appalti sopra soglia richiede professionalità specifiche e, da anni, il punto di riferimento è Apac. L’ufficio è però sovraccarico anche a causa di Pnrr e Olimpiadi, dunque il dialogo tra Upipa e Provincia ha portato all’elaborazione di una nuova soluzione. Spiega la presidente di Upipa Michela Chiogna: «Oltre alla complessità di questi appalti, per la quasi totalità delle nostre Apsp manca anche la stessa qualifica per poter operare come stazione appaltante sopra soglia».
«Essere autonomi - commentano il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l'assessore alle politiche sociali Mario Tonina - significa essere responsabili sia nel rispetto delle regole sia nella ricerca di soluzioni a problemi sempre più complessi. La strada dell'innovazione è un percorso obbligato che va affrontato con coraggio, determinazione e serietà. Questa sperimentazione ne è un esempio concreto».
È stato quindi composto un team con la stessa presidente Chiogna, il direttore di Upipa Massimo Giordani e tre direttori di Apsp: Paolo Schoensberg (Bleggio superiore), Marco Saggiorato (Castel Ivano) e Giovanni Bertoldi (Pergine e Folgaria); con loro anche Paolo Mattei (presidente ad Arco e membro del Cda Upipa) per individuare la soluzione più idonea. Il team ha lavorato in sinergia coi tecnici incaricati dalla Provincia a una convenzione che andrà poi alla firma dei presidenti Fugatti e Chiogna.
L’ufficio, dedicato soltanto al fabbisogno dei Soci Upipa, curerà la fase istruttoria delle gare, sotto la supervisione di Apac, che metterà a disposizione le competenze, in un processo di accompagnamento e formazione, e che provvederà allo svolgimento delle gare come stazione appaltante. È previsto un dirigente part time e tre funzionari, di cui due in pianta organica di Upipa. Potranno inoltre esserci consulenze esterne, specialmente nella fase di acquisizione delle competenze. La convenzione prevede una sperimentazione di 3 anni e, se il metodo funziona, potrebbe diventare di ispirazione anche per altri ambiti.
Spiega la presidente Chiogna: «È un cambiamento epocale, che è stato illustrato e discusso anche nelle assemblee territoriali. Come tutte le novità, non sono mancate le richieste di chiarimento e anche le voci di critica e miglioramento. Alla fine i soci hanno ampiamente condiviso l’analisi del momento attuale e confermato la volontà di crescere come sistema, anche come competenze che Upipa potrà implementare. La delibera della Giunta provinciale ed il voto positivo dell’Assemblea dei Soci segnano la conclusione dell’istruttoria e l’avvio di un percorso che, sono certa, porterà maggior efficacia al lavoro di tutti. Se tutto procederà come previsto, l’avvio del nuovo ufficio dovrebbe arrivare con gennaio».