
In apertura una breve contestazione in sala a sfondo ambientale, subito rientrata e a cui il Ministro ha replicato facendo notare come sia contraddittorio volere le auto elettriche prodotte in Cina, dove la principale fonte di energia è il carbone. Spazio poi al primo dei temi "caldi", quello del redditometro, definito dal Ministro una eredità del passato, anche perché ricchezza e benessere non sono indice di malaffare e lo Stato non deve perseguire i cittadini sulla base di supposizioni. Piuttosto, è la convinzione espressa dal Vicepremier, lo Stato deve semplificare la vita degli Italiani, cosa che si propone di fare ad esempio il decreto Salva Casa, che non è un condono ma permette di sanare modeste irregolarità rimaste a volte ad attendere anche per vent'anni. Fra gli altri temi, l'Europa, naturalmente, anche in vista della prossima scadenza elettorale. Per il Ministro l'Europa deve occuparsi di meno cose, e più strategiche, ma no a una difesa comune, anche perché non si sa chi ne avrebbe il comando. No secco anche all'ipotesi di Macròn di inviare soldati europei in Ucraina.