Il direttore generale FEM, Mario Del Grosso Destreri, ha evidenziato l'importanza del programma di dottorato alla luce della storia della Fondazione: 150 anni di ricerca e formazione sempre focalizzati sull'obiettivo dell'innovazione, mentre il prof. Pezzotti ha spiegato che promuovere la formazione nella ricerca è un obiettivo strategico: anche attraverso la comunità di dottorandi, infatti, FEM interagisce sul piano internazionale per svolgere ricerche originali, innovative e ad alto impatto attraverso collaborazioni e partenariati pubblici e privati ed essere attiva ed integrata nella comunità scientifica nazionale ed internazionale.
I dottorandi provengono da Belgio, Birmania, Cile, Cina, Danimarca, Etiopia, Gran Bretagna, Grecia, India, Iran, Libano, Messico, Nepal, Nuova Zelanda, Pakistan, Paesi Bassi, Romania, Serbia, Stati Uniti, Sud Africa, Vietnam. Il Programma è attivo dal 2010 e ha seguito complessivamente 240 studenti; oltre 50 sono i partner, tra università e aziende private, che lo sostengono. Il suo successo è confermato dalla percentuale di occupazione dei dottorandi: l’80% dei borsisti ha, infatti, trovato impiego presso enti prestigiosi, quali il CNR, Agenzia Spaziale Europea, UNESCO-IHE (Delft, Paesi Bassi), Public Health England, Technische Universitaet Braunschweig (Germania) Zurich - Department of Biology, University of Zurich, University of California Davis, Oregon State University.
Le ricerche dei dottorandi riguardano la gestione del cambiamento climatico e i processi di sviluppo sostenibile, tra cui l’analisi e il controllo delle specie invasive di insetti, la scoperta di nuovi biofungicidi sostenibili, la comunicazione vibrazionale degli insetti, studi sulla caratterizzazione dei biofertilizzanti, la sostenibilità e la resilienza ai cambiamenti climatici, per quanto concerne l’area dell’agricoltura. Sul fronte delle ricerche in ambito alimenti e nutrizione sono trattate l’analisi delle proprietà fisico-chimiche e sensoriali degli alimenti, lo studio sull’uso sostenibile dei rifiuti vegetali nella dieta della vacche, la misurazione dell'effetto degli alimenti ricchi di polifenoli sul microbiota intestinale. In ambito ambiente rientrano le tecniche di monitoraggio dell’ecosistema alpino, assieme a ricerche mirate al recupero della biodiversità e interventi di sanità pubblica per la prevenzione delle epidemie, gli effetti del cambiamento climatico nell'ambiente alpino, la deglaciazione e l’evoluzione dei laghi proglaciali nelle Alpi.
https://www.youtube.com/fondazionemach
Interviste Mario Pezzotti e Enrico Pè