L'evento di Brod, organizzato dal Ministero degli esteri sloveno assieme alla Commissione europea, si è aperto stamani attorno alle 11 con i saluti del presidente della Sovenia Karl Erjavec, del commissario europeo alle Politiche regionali, Corina Cretu, e del commissario europeo ai trasporti, Violeta Bulc. Presenti anche numerosi ministri o sottosegretari agli esteri degli stati interessati fra cui, per l'Italia, il sottosegretario Benedetto Della Vedova.
I lavori, oggi e domattina, si articolano in panel dedicati a problematiche specifiche: costruzione e accrescimento delle competenze per la crescita economica e l'innovazione, creazione di "reti" (connettività e mobilità, ambiente ed energia, governance multlivello). L'evento si è aperto con l'intervento del presidente sloveno Erjavec; la Slovenia per il 2016 detiene la presidenza di Eusalp, ma in futuro oltre ai governi nazionali potrebbero porsi alla guida pro tempore della Macroregione anche i governi regionali. Erjavec ha ricordato che la Slovenia è presente in ben tre macroregioni, questa, quella danubiana e quella adriatica, e che, pur essendo i membri di questa nuova strategia Ue, per molte ragioni, diversi, potranno lavorare proficuamente assieme, in temi che vanno dall'ambiente all'acqua, dal turismo allo sviluppo economico. "Spetta a noi - ha concluso - soddisfare le aspettative che stiamo creando".
La commissaria Cretu ha spiegato a sua volta che la Macroregione alpina racchiude risorse preziose e che la strategia europea che ha dato vita ad Eusalp non è nata a Bruxelles, ma grazie proprio all'iniziativa delle regioni. "La Commissione - ha aggiunto - supporterà questa esperienza strategica ma i veri protagonisti qui sono gli stati e le regioni. Tutti devono diventare i 'gestori' della strategia, ogni giorno. Le vostre montagne devono diventare fonte di ispirazione per una solidarietà più marcata e servire da modello per altre strategie europee".
La commissaria Bulc ha parlato di crescita economica, innovazione e posti di lavoro, "priorità assolute della Commissione. Ma tenendo conto delle specificità locali. Per questo, ad esempio, è così importante adottare soluzioni efficaci e sostenibili per problematiche come quella dei trasporti. I corridoi oggi sono strategici, compreso quello che passa per il Brennero, il più ambizioso e audace, che contribuirà a spostare parte del traffico dalla strada alla ferrovia. La collaborazione transfrontaliera su questi temi è fondamentale, anche per utilizzare al meglio i finanziamenti disponibili: 24 miliardi nel periodo 2014-2020".
Michael Linhart, segretario generale austriaco agli affari internazionali, infine, nel suo intervento ha ricordato anche l'Euregio, positivo esempio di collaborazione transfrontaliera che ha per certi versi anticipato quanto sta nascendo ora su scala macroregionale sui due versanti dell'arco alpino.
Il segretario agli affari esteri italiano Benedetto Della Vedova, infine, ha ricordato come cento anni fa su queste montagne "i nostri nonni hanno combattuto una guerra fratricida. Oggi, qui, nel cuore dell'Europa, i popoli si uniscono in un abbraccio ideale. Ma dovremo dimostrare di essere in grado di produrre risultato concreti, sul piano dello sviluppo sostenibile ed inclusivo. Le due anime della Macroregione, quella montana e quella pedemontana e urbana, hanno bisogno di integrarsi e trovare un equilibrio che le faccia crescere assieme".
La Macroregione alpina opererà a regime attraverso 9 Gruppi d'azione, coordinati ciascuno da un soggetto leader. Al Trentino è stato affidato il ruolo di leadership del Gruppo 3-"Migliorare l'adeguatezza della forza lavoro, dell'istruzione e della formazione nei settori strategici" (coordinato dalla dottoressa Boglarka Etelka Fenyvesi Kis). Si stanno ora raccogliendo le varie adesioni, secondo le indicazioni della Commissione europea (è richiesto un minimo di 7 membri e un massimo di 20).
Il Gect Euregio Tirolo, Alto Adige, Trentino, la cui presidenza per il biennio 2015-2017 è affidata al Trentino, coordinerà invece il Gruppo d'azione 4-"Promuovere intermodalità e interoperabilità nel trasporto passeggeri e merci".
Di una Strategia per la Macroregione alpina si è cominciato a parlare, come noto, nel 2011, dando il via ad un percorso che ha coinvolto tutte le regioni dell’arco alpino e che ha portato, nel giugno 2012, a Bad Ragaz, nel Canton San Gallo, in Svizzera, all'approvazione di un documento-base centrato su tre temi principali: competitività e innovazione, agricoltura, silvicoltura e turismo; acqua, energia, ambiente e clima; accessibilità, comunicazioni e trasporti.
Con successivi passaggi si è arrivati alla “Risoluzione politica per l’attuazione della Strategia della UE della Regione alpina”, sottoscritta dai rappresentanti dei governi e dai presidenti delle regioni - tra cui il presidente Alberto Pacher per la Provincia autonoma di Trento – alla Conferenza di Grenoble del 18 ottobre 2013. La Risoluzione esprimeva la comune volontà di sostenere la definizione di una Strategia dell’UE della Regione alpina, confermando l’obiettivo di favorire uno sviluppo armonioso e sostenibile dell'area e di partecipare agli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, promossi dall’Unione europea.
La Commissione europea ha infine adottato, il 28 luglio 2015, la Strategia UE per la Regione Alpina (in sigla Eusalp). La governance di Eusalp prevede in termini generali: una presidenza a rotazione, riferibile ad uno dei 7 stati membri (teoricamente potrebbe essere anche un presidente di regione); l'assemblea (si sta discutendo se vi parteciperanno anche le regioni, oltre agli stati, nel quadro del voto ponderato tra i 7 stati); l'executive board, corrispondente all'attuale steering committee (7 stati e 7 regioni); i 9 gruppi d'azione.