
I lavori della commissione sono iniziati con una cerimonia di apertura presso la sala Versini del Palazzo della Ricerca e Conoscenza. Grande soddisfazione è stata espressa, in apertura, dal direttore generale FEM, Mario Del Grosso Destreri, che ha portato alla commissione i saluti della governance, sottolineando come l'evento sia il risultato di un grande impegno che coinvolge tutte e tre i centri della Fondazione, dedicati rispettivamente alla ricerca, formazione e al trasferimento tecnologico, verso un comune obiettivo: valorizzare la viticoltura sostenibile e innovativa. Gli studenti del corso enotecnico, coordinato dai docenti Rino Minutolo e Daniele Bellini, hanno supportato la commissione e hanno avuto l'opportunità -come ha spiegato il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Manuel Penasa - di mettere in pratica le competenze e le conoscenze acquisite in classe
I vini concorrono nelle seguenti categorie: rossi, bianchi, bianchi a macerazione prolungata Orange, spumante metodo Classico, spumante metodo Charmat, vini frizzanti. Per quanto riguarda i criteri di valutazione dei vini si applica la scheda di punteggio prevista dall'Organizzazione internazionale della vite e del vino e viene richiesta ai commissari una valutazione delle caratteristiche sensoriali e degustative. La commissione è stata guidata dall'enologo Luciano Groff e dai tre referenti organizzativi di questa iniziativa; Marco Stefanini, prof. Andrea Panichi e Maurizio Bottura.
La manifestazione promuove e valorizza i vini prodotti con almeno il 95 per cento di uve provenienti da varietà PIWI (PilzWiderstandsfähig), ovvero vitigni innovativi e sostenibili in grado di offrire tolleranza alle malattie fungine, oidio e peronospora, riducendo sensibilmente l'uso degli agrofarmaci. Anche se a livello europeo queste varietà sono state ammesse nelle diverse dop, in Italia ci sono diverse regioni nelle quali la coltivazione delle uve PIWI non è stata ancora autorizzata. Il Registro Nazionale delle Varietà di Vino comprende 36 varietà PIWI e la superficie coltivata con queste varietà supera alcune centinaia di ettari; in Veneto si trova il numero più elevato di superfici coltivate e vari ettari si trovano in Emilia e Marche.
In contemporanea alla rassegna, si è svolto alla FEM l'incontro della rete delle scuole enologiche, un'occasione di confronto tra i dirigenti scolastici sulle prospettive future delle scuole del settore, in vista anche della prossima riforma degli Istituti tecnici. sc
Fotoservizio e filmato a cura di Ufficio Stampa FEM
Interviste
Marco Stefanini