
L’assessore Failoni ha ricordato il bando che lo scorso anno è stato emanato con l’obiettivo di aiutare anche le cantine ad elevare la qualità, anche dei servizi. Ha sottolineato inoltre il lavoro che la società Trentino Marketing sta facendo in termini di promozione. “Dalla recente legge di riforma del settore della promozione turistica – ha detto – ci si aspettano ulteriori importanti risultati anche in termini di valorizzazione dei prodotti del territorio, sfida, questa, che caratterizza questi ultimi anni e che ha portato ad un vero e proprio salto di qualità”. L’assessore ha posto l’accento in particolare sul tema della comunicazione per far conoscere i prodotti di eccellenza del territorio. “Possiamo fare tanto – ha aggiunto – se facciamo squadra, anche perché abbiamo la possibilità di avvicinare un numero notevole di turisti che arrivano in Trentino”.
Roberta Garibaldi ha parlato dell’enoturismo come di un fenomeno in costante crescita negli anni, che coinvolge anche un pubblico non necessariamente di specialisti e diverse generazioni oltre che le famiglie. Ha inoltre evidenziato come si stia registrando una notevole diversificazione e innovazione nelle esperienze proposte dalle cantine, anche attraverso la valorizzazione degli spazi aperti e l’abbinamento delle visite con lo sport, con il wellness, con l’arte e la musica.
Stefano Mosca ha parlato di crescita qualitativa ma anche culturale e dell’importanza del rapporto tra tutti gli attori della filiera enogastronomica.
Guido Folonari è intervenuto sulla sua esperienza di enoturismo che lo ha portato anche ad aprire un resort a Bolgheri. Ha posto l’accento sull’importanza che ogni tipologia di offerta e ricettività sia calata nella particolarità che ha ogni zona viticola. Ha illustrato le proposte della sua azienda sottolineando come l’attività legata all’enoturismo abbia un grande valore in termini di comunicazione. Per il territorio in cui opera la sua azienda, ha concluso, è particolarmente importante la possibilità di allungare la stagione turistica.
Stefano Fambri ha parlato degli spazi della cantina Rotari e degli eventi, 130 all’anno, che può ospitare con l’idea di essere anche volano per il territorio e per le sue offerte. Oggi l’obiettivo, ha detto, è avvicinare sempre più l’offerta alle esigenze del cliente e innovarne i contenuti.
Romina Togn ha evidenziato la possibilità, attraverso le iniziative enoturistiche, di avvicinare direttamente un pubblico che è sempre più alla ricerca di un’emozione autentica e di conoscere anche il territorio e la sua cultura. Ha sottolineato l’importanza dell’aggiornamento professionale per gli addetti ai lavori e della capacità di fare rete con il territorio: l’enoturismo rappresenta anche per lei un investimento in comunicazione e cultura.