Giovedì, 03 Marzo 2022 - 09:16 Comunicato 544

#Domenicalmuseo proseguirà ogni prima festività del mese per tutto il 2022
Al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina domenica 6 marzo torna l’ingresso gratuito

Domenica 6 marzo torna l’iniziativa #Domenicalmuseo, che il Museo di San Michele propone per tutto il 2022. Ogni prima domenica del mese - coerentemente con le indicazioni del Ministero della cultura e le opportunità proposte dalla Provincia autonoma di Trento - si potranno visitare gratuitamente le collezioni del Museo, circa dodicimila oggetti, e le due mostre “Forest Frame. La foresta tra sogno e realtà” e “Con il filo e con l’ago. Storie ritrovate di maglie, vestiti, ricami”.
Green Pass rafforzato alla mano e mascherina ogni persona potrà accedere gratuitamente cogliendo così l’opportunità di scoprire per la prima volta o ritrovare nuovo interesse per il museo etnografico italiano più ricco di oggetti. L’orario d’apertura rimane sempre lo stesso: 9-12.30 14.30-18.00.
Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina a San Michele all’Adige [ Archivio Ufficio stampa PAT]

Entrando gratuitamente al Museo di San Michele, si coglierà l’ultima occasione per ammirare gratis le opere fotografiche del paesaggio montano trentino magistralmente scattate dal fotografo di fama Maurizio Galimberti. La mostra “Forest Frame. La foresta tra sogno e realtà” chiuderà, infatti, a fine mese. Le opere del maestro Galimberti allestite al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina risultano in potente dialogo con il contesto lavorativo alpestre rappresentato dagli oggetti esposti. “Le mie fotografie sono diventate attori che dialogano con il contesto: davvero un risultato per me meraviglioso!”, ha dichiarato Maurizio Galimberti.

Si potrà invece visitare fino al 17 aprile “Con il filo e con l’ago. Storie ritrovate di maglie, vestiti, ricami”, mostra nata in collaborazione con la Casa degli Artisti «Giacomo Vittone» di Tenno. La rassegna espone i sapienti manufatti e gli strumenti usati da artigiani di alcuni mestieri ormai dimenticati: come quello della magliaia (Narcisa Pedrotti di Trento), della merlettaia (Teresina Marchi di Borgo Valsugana) e delle ricamatrici (Caterina Bellotti e Pulcheria Marcolini di Varignano di Arco).

(fs)


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