Sabato, 05 Agosto 2023 - 15:29 Comunicato 2328

L'assessore Zanotelli: definite le prime indicazioni, seguirà la convenzione con Cassa depositi e prestiti
Agricoltura, verso il Fondo rotativo per agevolare l'accesso al credito

La Giunta provinciale ha definito le prime indicazioni per rendere operativo il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (Fri) nel settore agricolo trentino. A questo primo step seguirà, nel corso dell’autunno, l’individuazione delle misure agevolative cui sarà esteso l’ambito e l’operatività del Fondo con la sottoscrizione di una convenzione con Cassa depositi e prestiti. “L'obiettivo di questo strumento è quello di agevolare l’accesso al credito del sistema agricolo trentino, avvicinando contestualmente il sistema bancario all’operatività delle imprese del settore primario” spiega l'assessore provinciale all'agricoltura, Giulia Zanotelli, che ha portato la delibera sui banchi dell'esecutivo.
L’assessore provinciale all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli [ Paolo Pedrotti Archivio Ufficio stampa PAT]

Come evidenzia l'assessore Zanotelli, attraverso questa misura l'Amministrazione provinciale intende favorire l'offerta di un ulteriore prodotto finanziario alle aziende agricole: allargare l’operatività d’intervento può costituire un importante strumento per promuovere la crescita del settore. Il comparto agricolo, come sottolineato da una recente analisi operata da Cassa del Trentino, che ha assicurato una costante azione di accompagnamento in tutte le fasi di approfondimento e strutturazione dello strumento, possiede determinate specificità tra cui una leggera ma costante riduzione dell'andamento degli impieghi bancari, un valore aggiunto inferiore al valore dell’Alto Adige, ma anche un elevato livello di affidabilità degli operatori, elementi quest’ultimi che consentono di stimare margini di crescita del settore primario in Trentino.

Focus: la misura

Il Fri - Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca - è un fondo nato in seno alla legge finanziaria dello Stato nel 2005 nell’ambito di una razionalizzazione del sistema di agevolazioni pubbliche a sostegno delle imprese. È attualmente gestito da Cassa Depositi e Prestiti che, proprio tramite questo fondo, cofinanzia gli investimenti delle imprese di qualsiasi dimensione ammesse a beneficiare di agevolazioni pubbliche per la realizzazione di progetti relativi a settori strategici.
Il funzionamento del Fri prevede che un’impresa per realizzare un progetto eleggibile acceda a:
- un contributo a fondo perduto concesso dal Ministero/Regione/Provincia che gestisce la misura agevolativa;
- un Finanziamento Fri, ovvero un finanziamento in risk sharing composto da una quota a condizioni agevolate (Cdp) e una quota a mercato (Banca finanziatrice).
Il Fri prevede l’attivazione di sinergie con il sistema bancario e un’operatività coordinata con le strutture della pubblica amministrazione titolari delle specifiche misure agevolative.
In particolare la valutazione del merito di credito e la gestione del finanziamento sono affidate al sistema bancario. I finanziamenti Fri hanno tipicamente un orizzonte temporale di medio/lungo termine (10-15 anni) ed un tasso calmierato (cosiddetto “Tasso Mef”) a cui può essere associato un contributo in conto interessi a favore dell’impresa. Il Fri consente di sviluppare un effetto leva significativo che varia principalmente in relazione all’incidenza del contributo a fondo perduto.
Si ritiene che tale fondo possa costituire uno strumento agevolativo di interesse, ad integrazione degli strumenti tradizionali già previsti ed applicati, a sostegno della competitività e della sostenibilità del sistema imprenditoriale agricolo trentino, in relazione, in particolare, all’importante effetto leva che è in grado di determinare e agli investimenti di maggior rilievo finanziario.

(a.bg)


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