Il direttore generale, Sergio Menapace, che ha sottoscritto l'accordo con Banfi, spiega: “Con la firma di questo accordo si consolida un rapporto di collaborazione con un'azienda che ha una forte propensione all'innovazione e ricerca, in un'areale viticolo italiano importante e al contempo si contribuisce a far conoscere e valorizzare la qualità del lavoro di miglioramento genetico e varietale in campo viticolo svolto da FEM”.
“Per Banfi questo, oltre che a rafforzare i rapporti con FEM, rappresenta un passo naturale nel percorso di ricerca e innovazione intrapreso 40 anni fa. Il nostro desiderio di conoscenza è, ed è sempre stato, un forte stimolo per migliorarsi interpretando il cambiamento, sempre nel pieno rispetto del territorio in cui operiamo” dichiara Enrico Viglierchio, direttore generale di Banfi.
L'obiettivo è rendere la viticoltura sempre più sostenibile e quindi ridurre l'impatto ambientale. Il responsabile dell'Unità miglioramento genetico della vite, Marco Stefanini, sottolinea “Noi ricercatori siamo interessati ad osservare il comportamento di genotipi selezionati in ambienti differenti, arricchendo le nostre conoscenze e trasferirle in altri ambienti” .
“Per noi la salvaguardia del patrimonio culturale ed ambientale è stato un punto di riferimento fin dall’inizio”, dice Rudy Buratti, direttore enologo di Banfi. “E oggi, che il concetto di sostenibilità è molto più sentito da un consumatore sempre più attento ed informato, l’interesse verso queste varietà eco-sostenibili sta crescendo. La sperimentazione permetterà di diversificare le strategie di difesa e definire, quindi, un Protocollo Banfi”.
Il progetto sarà ampiamente illustrato a Vinitaly, nell'ambito di una conferenza stampa in programma lunedì 10 aprile 2017, alle ore 11, presso lo stand di Banfi (Pad. 9/D6).
I giornalisti interessati sono cortesemente invitati a partecipare.
Per informazioni: http://www.fmach.it/Comunicazione/Ufficio-stampa/Comunicati-Stampa/Accordo-FEM-con-Banfi-nasce-in-Toscana-un-vigneto-sperimentale-sostenibile