PietraNet è un’azienda insediata in Progetto Manifattura, specializzata nel recupero e nel riciclo di materiali plastici e lapidei. Grazie ad un brevetto, l’impresa recupera i frammenti più piccoli frutto dell’estrazione mineraria e li trasforma da materiale residuo in materia prima secondaria, ovvero in una nuova pavimentazione drenante in ghiaia per parchi, giardini e impianti sportivi. Nel tempo Pietranet ha sviluppato anche un sistema di pavimentazione riutilizzabile, che si può quindi posare, per esempio, in vista di un festival o una fiera, poi disinstallare e riposare in occasione di nuovi eventi. La posa di questo tipo di pavimentazione avviene con tecnica a secco senza utilizzare l’acqua. Così facendo, si aumenta la vita utile del pavimento e si riducono i rifiuti prodotti nell’ambito delle grandi manifestazioni temporanee.
«Un punto per noi fondamentale – spiega Gianni Tomasi, amministratore delegato di PietraNet – è il concetto di km zero. Per questo motivo i nostri pavimenti sono realizzati con le pietre tipiche del luogo dove ci viene commissionato il lavoro, per evitare di inquinare trasportando rimorchi carichi di materiale da un lato all’altro della penisola».
Di qui, l’idea di valorizzare e rendere accessibile il sapere accumulato in materia di specificità geologiche italiane attraverso la “Mistery Box”.
«Questa installazione che in collaborazione con Trentino Sviluppo abbiamo portato a Rovereto – continua Tomasi – offre un’esperienza sensoriale immersiva che accompagna i visitatori in un viaggio dentro i principi dell’economia circolare».
Dal “Tunnel dei Rifiuti” alla trasformazione in nuova materia prima seconda, fino alla tecnologia eco-innovativa GravelNet® e alla suggestiva “Ghiaioteca italiana”, il percorso racconta il ciclo virtuoso della materia e la bellezza delle risorse locali, in modo educativo e coinvolgente. Nel “Tunnel dei Rifiuti”, l’impatto visivo e sonoro catapulta in un ambiente ostile, dove i rifiuti spadroneggiano come sinistro monito per il futuro. Segue “La Trasformazione dei Rifiuti”, uno spazio dal carattere industriale in cui la materia recuperata rinasce come nuova risorsa, per testimoniare il potere rigenerativo della tecnologia.
Nell’ambiente tecnologico “GravelNet®”, poi, la materia prima seconda si fa innovazione, raccontando il dialogo virtuoso tra sostenibilità, design e ingegneria del suolo. Infine, la “Ghiaioteca italiana” celebra la pietra nella sua forma più pura e naturale: oltre 150 tipologie di ghiaia sono esposte e contestualizzate sulla Carta Geologica d’Italia, omaggio alla diversità e alla ricchezza del nostro territorio. Dal porfido alla Tonalite dell’Adamello, passando per il Giallo Mori, il Marrone di Lasino e il Basalto di Isera, fino al Bianco di Carrara e al Giallo Siena o ancora ai graniti del nord della Sardegna e alle pietre colorate della Sicilia.
Il percorso, adatto a tutte le età, si potrà fruire a partire dal 17 novembre, in autonomia oppure contattando l’azienda, in compagnia di Irene Zoni, responsabile della Ghiaioteca, che sta anche pensando di ampliare il percorso con una sezione dedicata ai minerali e alle pietre preziose. (m.d.c.)
Service video scaricabile al link: https://we.tl/t-UCmifjGC8n
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa




