Mercoledì, 26 Giugno 2024 - 12:50 Comunicato 1716

Il centro di prototipazione di Trentino Sviluppo studierà, assieme a 18 partner internazionali, come rendere la stampa 3D più sostenibile a livello economico e ambientale
ProM Facility si aggiudica una call europea Horizon per la transizione digitale

ProM Facility si aggiudica il prestigioso progetto europeo “Diameter” nell’ambito del programma Horizon per la transizione digitale. Assieme a 18 partner internazionali – università, laboratori e aziende di Germania, Regno Unito, Spagna, Turchia, Stati Uniti e Australia – il centro di prototipazione di Trentino Sviluppo in Polo Meccatronica a Rovereto studierà come impiegare l’intelligenza artificiale per migliorare il ciclo di vita dei prodotti della manifattura additiva. In particolare, ci si concentrerà sull’aspetto della sostenibilità economica ed ecologica della produzione. Di conseguenza, si valuterà come ottenere le stesse prestazioni riducendo il consumo di materiali ed energia nei processi di stampa 3D.
ProM Facility Lasertec 65 3D [ Archivio Trentino Sviluppo S.p.A. ]

Il progetto – di durata quadriennale – ha un valore complessivo di 6 milioni di euro. Il nome “Diameter” sta per “Demonstration of a sustainable circular-by-design manufacturing system based on additive manufacturing”.
«Per noi – spiega Paolo Gregori, direttore dell’Area ProM Facility di Trentino Sviluppo – è un’opportunità interessante, che conferma le potenzialità di ProM come centro di riferimento, catalizzatore di innovazione e anello di congiunzione tra le imprese e il mondo dell’università e della ricerca».
Tra i partner di progetto – accanto a realtà come il Fraunhofer Institute, il Regio Istituto per la Tecnologia di Melbourne, l’Università inglese di Sheffield e quella americana del North Carolina – vi sono infatti due aziende italiane, f3nice e Valland, che già collaborano con ProM in ottica di rete. Nello specifico, il progetto Diameter va a utilizzare diverse applicazioni dell’intelligenza artificiale, come ad esempio il machine learning, per costruire una piattaforma capace di rendere la stampa 3D più sostenibile, sia dal punto di vista dei costi economici che di quelli ambientali. L’obiettivo è quindi quello di comprendere su quali variabili agire per stampare pezzi con le stesse caratteristiche di resistenza e prestazione di quelli odierni, ma impiegando meno materiale e meno energia.
ProM Facility andrà a stampare i pezzi che serviranno come base dati, impiegando la stampante Laser 65 Hybrid con metodo DED (Directed Energy Deposition). (m.d.c.) 

(dm)


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