Giovedì, 09 Febbraio 2012 - 02:00 Comunicato 321

L'"emergenza tetti" è la priorità: liberati edifici pubblici, scuole, siti industriali
VAL MARECCHIA, CESENA, FORLÌ: IL "FRONTE BIANCO" DELLA PROTEZIONE CIVILE TRENTINA

Sono i tetti di edifici pubblici e siti industriali carichi di neve, e che potrebbero crollare sotto il peso della coltre bianca o per l'appesantimento della neve se dovesse piovere, l'emergenza dentro l'emergenza che le squadre della Protezione civile trentina stanno affrontando in queste ore. Sono oltre un centinaio i vigili del fuoco dei Distretti di Trento e di Rovereto che, a fianco dei tecnici del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento e della Provincia, sono impegnati nel riminese e nel forlivese. La Protezione civile trentina sta però operando anche nelle città di Forlì e Cesena.-

A fianco dei vigili del fuoco volontari - partiti a scaglioni dal Trento e Rovereto nella serata di ieri e all'alba di stamane - sta operando in Emilia Romagna anche una task force di 6 ingegneri del Servizio Opere stradali, Servizio Edilizia pubblica e Servizio Antincendi della Provincia, impegnati in decine di sopralluoghi tecnici per verificare la stabilità dei tetti. In Val Marecchia si sta operando su 8 comuni, il territorio che il COM, Centro operativo misto insediato a Nova Feltria (Rimini), ha affidato alla Protezione civile trentina.
"Oggi - racconta al telefono Fabiano Dalmaso del Servizio Antincendi - siamo intervenuti su quattro comuni, Nova Feltria, Torriano, San Leo e Sant'Agata per sgomberare la neve dai tetti di edifici pubblici, municipi e scuole in particolare, ma anche di due siti industriali. Gli operatori intervengono sui tetti, dove la neve accumulata raggiunge mediamente l'altezza di un metro, sempre imbragati e in condizioni di sicurezza. Il nostro è un intervento soprattutto a carattere preventivo, al fine di mettere in sicurezza gli edifici in previsione di nuove nevicate (oggi il cielo era sereno) o, peggio, se dovesse piovere. La neve esercita un peso pari a 300-350 chilogrammi per metro quadrato; se dovesse piovere il manto nevoso si comporterebbe come una spugna aumentando enormemente il peso, accrescendo il rischio di crolli, che fino ad ora non si sono fortunatamente verificati".
Alcuni edifici, in particolare nei centri storici, sono di legno ma - spiega ancora l'ingegner Dalmaso - tutte le coperture sono in genere di buona qualità, essendo questa zona sismica. Particolarmente esposti al rischio di crolli sono le coperture dei capannoni industriali: in alcuni casi si sono verificati fenomeni di instabilità dovuti a cedimento della lastre in policarbonato. Le fabbriche interessate sono ovviamente chiuse ma mano a mano che i vigili del fuoco riescono a liberare le coperture il lavoro potrà riprendere. Si tratta, come è facile immaginare di grandi supeifici, talmente ampie che per sgomberarle totalmente dalla neve occorrerebbe almeno una settimana per ogni capannone: la scelta è dunque quella di garantire una parziale agibilità dei siti industriali, in modo da consentire appunto la ripresa dell'attività lavorativa.
"Fino ad ora - conclude l'ingegner Dalmaso - non abbiamo incontrato particolari situazioni critiche. Domani interverremo su altri comuni, in base alle indicazioni del COM, che in accordo con i sindaci ha stilato una lista di priorità d'interventi. Nella giornata di domenica verrà anche presa una decisione per quanto riguarda la riapertura delle scuole. Tutto dipende dall'evoluzione meteorologica".

Se nella provincia di Rimini stanno operando i Vigili del fuoco del Distretto di Trento, su quella di Forlì-Cesena stanno invece intervenendo quelli del Distretto di Rovereto. Il contingente, in questo caso, è formato da 3 funzionari del Corpo permanente di Trento e 53 vigili del fuoco volontari del Distretto della Vallagarina comandati da un ispettore, suddivisi in 9 squadre: 2 nella città di Cesena, 1 a Forlì, le altre nei comuni (8 in totale quelli assegnati ai trentini) della provincia. Responsbaile delle operazioni è l'ingegner Claudio Cavaliere del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento. "Tutti gli interventi - spiega - sono concordati con la Protezione civile della Provincia di Forlì-Cesena ed ogni squadra fa riferimento al sindaco ed al responsabile dell'ufficio tecnico del comune assegnato alla squadra, ciò al fine di intervenire in base ad una scala di priorità, in base al rischio o alla gravità della situazione".
A Cesena, in particolare, oggi si è lavorato per liberare i tetti di alcuni edifici storici del centro (ad esempio il Municipio ed il Palazzo del Capitano). Per arrivare ai tetti, i vigili del fuoco trentini, che operano costantemente imbragati, hanno a disposizione 5 piattaforme che arrivano a 20 metri di altezza. Per operare in periferia, la Protezione civile provinciale ha messo a disposizione 5 frese da neve. A Forlì, tra gli interventi effettuati oggi, c'è anche quello che ha interessato una scuola, l'Istituto tecnico. Domani mattina si ritorna a lavorare: primo appuntamento la riunione operativa presso la sede della Protezione civile a Forlì per stabilire gli interventi più urgenti. Sperando, naturalmente, che non arrivi altra neve dal cielo. -