Il protocollo, risultato di approfondimenti e di un ampio confronto ai tavoli di lavoro, prevede in particolare: la condivisione delle informazioni tra tutti i soggetti attivi negli scenari di soccorso, per un impiego efficiente ed efficace delle risorse disponibili; l’identificazione delle tipologie degli eventi di soccorso lacuale; la definizione delle competenze di coordinamento e direzione tecnica e le principali regole di intervento; la costituzione di una commissione paritetica che comprenda i tre Comandi provinciali dei Vigili del fuoco e la Guardia costiera, come luogo di confronto sull’attività in corso e sull’attuazione del protocollo stesso.
Considerate le diverse competenze per territorio e per specialità che vengono esercitate sul Lago di Garda, sono numerosi infatti i soggetti coinvolti dal protocollo operativo: la Prefettura di Verona e quella di Brescia; il Commissariato del Governo per la Provincia di Trento; il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera – Direzione marittima di Venezia, che ha una sede a Salò; il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – Direzione Interregionale per il Veneto e Trentino Alto Adige – Direzione Regionale per la Lombardia – Comando provinciale di Verona – Comando provinciale di Brescia; la Provincia autonoma di Trento – Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Trento; con il concorso delle Questure e dei Comandi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Verona, Brescia e Trento.
In tema di collaborazione e coordinamento negli interventi di soccorso da effettuare nelle acque interne del Lago di Garda sono state realizzate negli ultimi anni - dal 2005 in poi le più significative - varie iniziative come protocolli e convenzioni.
Lo sviluppo della collaborazione operativa in questo settore è considerato un’esperienza positiva in termini di efficacia degli interventi e rappresenta un obiettivo condiviso da sviluppare in modo coordinato. Per questo si è voluto redigere un nuovo protocollo operativo che sostituisca i precedenti tenendo conto dell’articolato quadro normativo e organizzativo attuale. Hanno infatti competenza territoriale sulle acque del Garda tre diverse Regioni e in particolare le Province di Verona, Brescia e Trento, quest’ultima in particolare con un assetto peculiare con riferimento allo statuto speciale e alle connesse norme di attuazione. Sotto il profilo operativo e tecnico operano strutture dello Stato appartenenti a diverse amministrazioni: il Corpo nazionale dei vigili del fuoco (Ministero dell’Interno) cui competono le attività di soccorso tecnico, il Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera (Ministero della Difesa e delle Infrastrutture e trasporti) cui compete il coordinamento del soccorso anche nelle acque interne, le Prefetture, in Trentino il Commissariato del Governo, che sovrintendono all’ordine pubblico attraverso le varie forze (Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza), coordinano le attività di ricerca di persone scomparse e concorrono a livello locale alle attività di protezione civile.
Inoltre in capo alle Regioni sono allocate le funzioni di protezione civile, le attività sanitarie e nel caso della Provincia autonoma di Trento anche quelle di soccorso tecnico urgente, assicurate attraverso il concorso del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco e dei Corpi dei Vigili del Fuoco volontari, nel caso particolare quelli dei comuni che si affacciano sul lago.
Approvato lo schema di un protocollo operativo, a breve la firma
Soccorso sul Lago di Garda, rafforzata la collaborazione
La condivisione delle informazioni sulle richieste di soccorso ricevute e sui mezzi disponibili, la possibilità per soggetti diversi di intervenire in uno stesso punto, una precisa definizione delle funzioni di coordinamento, direzione tecnica, allertamento, collegamento e delle procedure da seguire nei diversi scenari che si possono verificare: sono i principali aspetti regolati dal “Protocollo operativo per gli interventi di soccorso sul Lago di Garda” che è stato approvato dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore alla Protezione civile Tiziano Mellarini. Sarà firmato da tutti gli enti coinvolti a vario titolo nelle attività di soccorso sul lago e in quelle che ne conseguono, come per esempio le indagini.