«Sono certo che questa nuova collaborazione tra Fondazione HIT e Cooperazione Trentina – ha commentato l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento Achille Spinelli – saprà avvicinare le cooperative e le imprese sociali trentine alle soluzioni tecnologiche create dal mondo della ricerca territoriale. Poter dialogare con esperti che monitorano e accompagnano costantemente le idee e le innovazioni che nascono in Ateneo e presso i nostri Organismi di ricerca – Fondazione Bruno Kessler e Fondazione Edmund Mach – è un’opportunità importante che, come Provincia, sosteniamo con convinzione, perché i primi strumenti di innovazione vanno individuati e trasferiti direttamente da e verso il nostro territorio. Gli esperti di HIT sapranno certamente innestare proficue collaborazioni di sistema per favorire una significativa ricaduta della ricerca trentina nel contesto cooperativo locale, così come già succede con le imprese del comparto industriale grazie l’accordo in essere tra HIT e Confindustria Trento».
«HIT è l’ente strumentale della Provincia – ha dichiarato la presidente di Fondazione HIT Ivonne Forno – che si occupa di portare i risultati della ricerca fuori dai laboratori per supportare lo sviluppo locale. Fa un lavoro di diffusione e valorizzazione della conoscenza. Un lavoro ad alta specializzazione che muove dall’analisi sia dei fabbisogni di innovazione del territorio, sia dei risultati della ricerca. Negli ultimi anni abbiamo avviato più di 200 operazioni di trasferimento tecnologico e messo in contatto, favorendo progetti di collaborazione, più di 100 imprese con il sistema della ricerca. Sulla scorta di questi ottimi risultati vogliamo allargare il nostro perimetro di azione e metterci sempre più a disposizione del tessuto socioeconomico trentino. Anche attraverso l’accordo con uno degli attori principali dell’economia sociale e di prossimità del territorio».
«L'innovazione – spiega il presidente della Federazione Trentina della Cooperazione Roberto Simoni – è un aspetto imprescindibile del nostro modo di fare economia. Sebbene possa sembrare che le cooperative adottino un approccio conservativo, la realtà è ben diversa. Numerosi esempi sul territorio dimostrano la nostra propensione all'innovazione, come le celle ipogee di Melinda e la digitalizzazione della nostra Carta inCooperazione. Investire nell'innovazione, soprattutto in collaborazione con un partner locale di valore come HIT, è essenziale per offrire alle nostre imprese associate nuovi modi di stare sul mercato, mantenendo al contempo la nostra essenza di imprese protagoniste dell'economia sociale».