
Il Trentino è coperto da bosco per il 63% della superficie complessiva. Questo patrimonio rappresenta una ricchezza, economica, geologia e paesaggistica. Tuttavia a fronte del verificarsi di fattori meteorologici di forte intensità, ormai sempre più frequenti, la presenza di alberi, soprattutto a bordo strada, può costituire un fattore di rischio.
Parliamo del verificarsi di crolli o di rotture di rami di alberi, a causa dell'intensità delle perturbazioni e delle caratteristiche strutturali e sanitarie delle piante. Nell’ottobre 2011 le strutture competenti in materia di foreste e gestione delle strade provinciali hanno sottoscritto un Protocollo specificatamente dedicato alla questione della gestione delle fasce boscate nei pressi delle viabilità provinciali e statali. Il Protocollo ha rappresentato negli anni un riferimento determinante per affrontare la questione delle delicate relazioni tra alberi e viabilità.
Gli ultimi eventi atmosferici - si legge nel conchiuso adottato oggi dalla Giunta - hanno reso evidente però che permane un “rischio residuo”, in relazione anche alla frequenza e all’intensità dei fenomeni, che, se non può essere eliminato, può essere ulteriormente ridotto attraverso sia una opportuna gestione dei popolamenti forestali – nell’ambito di una fascia di 6 metri dal margine stradale così come nella fascia più ampia collocata, in particolare, a monte della viabilità – sia mediante una più efficiente gestione delle emergenze.
Vanno tenute in considerazione, inoltre, il ruolo e la responsabilità anche giuridica dei proprietari dei terreni adiacenti alle strade e di conseguenza vanno messe in campo opportune azioni di informazione e sensibilizzazione, a partire dalle amministrazione comunali, dalle Asuc e dalle principali proprietà collettive.