Giovedì, 13 Luglio 2023 - 17:41 Comunicato 2100

Gli spazi sono stati completamente rinnovati grazie alla donazione dell’organizzazione di volontariato Amici della neonatologia trentina
Santa Chiara, un atrio nuovo e più accogliente a neonatologia

Questo pomeriggio, alla presenza dell’assessore alla salute Stefania Segnana, del direttore generale dell’Apss Antonio Ferro, del direttore dell’Unità operativa Massimo Soffiati e della presidente dell’associazione degli Amici della neonatologia trentina (Ant) Katia Bertuol, è stato consegnato il nuovo atrio di neonatologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Lo spazio è stato progettato dall’architetto Nadia Basso grazie ai fondi messi a disposizione dall’Ant, secondo una concezione informale, lontana dal consueto stile ospedaliero, con arredamenti dai colori vivaci e dotazioni più comode e accoglienti, per consentire una permanenza più giocosa e serena ai piccoli pazienti dell’Unità operativa e ai loro familiari.
da sin: arch. Nadia Basso, presidente Ant Katia Bertuol, direttore neonatologia Massimo Soffiati, direttore generale Antonio Ferro, assessore Stefania Segnana [ Foto Archivio APSS]

Gli spazi in particolare sono stati ridisegnati con forme e dotazioni più morbide e colori più caldi, al fine di infondere sensazioni positive e attenuare, per quanto possibile, il disagio e la preoccupazione che inevitabilmente capita accompagnino i familiari di neonati ricoverati in terapia intensiva. Contribuiscono ad allietare l’ambiente le fotografie realizzate da Giorgia Cristelli, che hanno come soggetti bambini e genitori ospitati in passato nell’Unità operativa e che volentieri si sono prestati a lasciarsi fotografare affinché le loro immagini possano veicolare un messaggio positivo, capace di infondere speranza ai familiari dei piccoli pazienti.

Il nuovo atrio di neonatologia si deve alla generosità dell’Associazione degli amici della neonatologia trentina, in particolare alle donazioni: del marito, dei figli e degli amici in memoria di Verena Agostini; del personale infermieristico di pediatria di Cles in memoria del pediatra Ezio Gabriele Barlocco; della famiglia e degli amici in memoria di Emma Sartori Ghezzer; degli sposi Barbara Eccel e Simone Recchia e dei loro invitati; di alcuni avventori del Bar Sport Italia di Pergine; del Mediocredito Trentino Alto Adige e del Rotary Club di Trento.

 

 

«Come assessore e in rappresentanza della Giunta provinciale sono qui per dire grazie all’associazione Ant, ai volontari, alle volontarie e a tutti quanti hanno realizzato questo atrio che è un simbolo della vostra vicinanza alle famiglie, ai genitori e ai bambini, e della vostra attenzione nei loro confronti, che si esprime nei minimi particolari, nei colori e nelle foto che infondono speranza, coraggio e tranquillità – ha dichiarato l’assessore alla salute Stefania Segnana – Vi ringrazio per quello che avete fatto, ma anche per quello che farete, perché so che la raccolta fondi continua e, proprio grazie alle donazioni, le associazioni possono arrivare dove non sempre arriva l’Apss. Sotto questo aspetto devo dire che il Trentino è una terra molto generosa, perché anche sotto il periodo Covid abbiamo potuto contare su molte donazioni come mai era accaduto in precedenza».

 «È con soddisfazione che partecipo alla consegna del nuovo atrio dell’Unità operativa di neonatologia del Santa Chiara, uno spazio completamente rinnovato e messo a disposizione della comunità grazie alla generosità degli Amici della neonatologia trentina – ha dichiarato il direttore generale dell’Apss Antonio Ferro – È un progetto che risponde alla finalità di rendere l’ospedale sempre più uno spazio progettato a misura delle persone e delle loro esigenze, siano esse pazienti o personale sanitario, allo scopo di farle sentire il più possibile a loro agio. Grazie ai nuovi allestimenti gli spazi destinati a ospitare i piccoli pazienti di neonatologia e i loro familiari sono ora un ambiente capace di trasmettere fiducia e speranza e, ci auguriamo ardentemente, di influire in senso positivo anche sulle cure».

 «Vorrei prima di tutti rivolgere un ringraziamento ai donatori perché è grazie alla loro generosità se adesso l’Unità operativa di neonatologia è dotata di un atrio che meglio si adatta alle esigenze dei piccoli pazienti e dei loro familiari. E perché i loro nomi non siano dimenticati sarà apposta una targa proprio nell’atrio del reparto – sono state le parole di Katia Bertuol, presidente dell’associazione Amici della neonatologia trentina, che ha così proseguito: Un ringraziamento lo vorrei inoltre rivolgere all’architetto Nadia Basso, che ha curato il progetto, e alla fotografa Giorgia Cristelli per i ritratti dei bambini e dei genitori che decorano le pareti. Vorrei solo aggiungere in conclusione che l’impegno dell’associazione Ant per l’avvenire è di completare gli arredamenti dell’intera Unità operativa, abbellendo con foto e disegni tutti gli spazi dedicati ai genitori e al personale, ambulatori compresi». 

(al.to)


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