Giovedì, 23 Marzo 2023 - 20:00 Comunicato 818

La presentazione della struttura è avvenuta oggi giovedì 23 marzo presso la sede dell’azienda in Polo Meccatronica a Rovereto alla presenza dell’assessore Spinelli
Salvadori, ecco l’impianto di stampaggio alto 10 metri per il mercato USA

Oggi, giovedì 23 marzo, Salvadori ha aperto le porte dei propri spazi produttivi in Polo Meccatronica per presentare la sua ultima creazione, un impianto alto 10 metri per il riciclo della gomma destinato al mercato americano. Il nuovo sistema è in grado di processare fino a 160 pneumatici da camion all’ora, trasformandoli da rifiuto a materia prima per altre successive lavorazioni. Presenti il direttore Andrea Pitto, il vicepresidente esecutivo della holding Technical Rubber Company Gary Crawford, il presidente e il direttore generale di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini e Paolo Pretti e l’assessore provinciale allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli.
Presso l’azienda Salvadori in Polo Meccatronica a Rovereto la presentazione dell’impianto di stampaggio per il mercato USA (Andrea Pitto direttore di Salvadori Recycling, Mirko Bisesti assessore provinciale all’istruzione cultura e università, Sergio Anzelini presidente di Trentino Sviluppo) [ Trentino Sviluppo Spa]

«E’ un piacere osservare il percorso di crescita di Salvadori – ha commentato l’assessore Achille Spinelli – nata come azienda familiare e oggi parte di una multinazionale, ma sempre caratterizzata da una costante: la professionalità dei suoi operatori e lo spirito innovativo. È motivo di soddisfazione sapere che un mercato industriale avanzato come quello statunitense veda nel Trentino, e in particolare nel Polo Meccatronica di Rovereto, un luogo dove cercare e trovare le competenze tecniche di cui ha bisogno per finalizzare ambiziose progettualità nell’ambito dell’economia circolare».

La storica azienda trentina – insediata nel polo tecnologico di Trentino Sviluppo a Rovereto, che oggi conta 35 dipendenti ed è controllata dalla multinazionale statunitense Technical Rubber Company – ha illustrato le caratteristiche della struttura, che permette di recuperare circa 6 tonnellate di gomma all’ora. L’impianto, progettato e costruito dalla divisione Salvadori Recycling, ha un’altezza di circa 10 metri e una capacità produttiva che gli permette di riciclare quasi 6 tonnellate di gomma all’ora, pari a circa 160 pneumatici da camion all’ora. Caratteristiche queste, particolarmente apprezzate sul mercato americano, a cui il macchinario è destinato.
«Negli Stati Uniti – spiega Andrea Pitto, direttore di Salvadori Recycling – il trasporto su gomma ha un impatto notevole. Di conseguenza macchinari come questo, che favoriscono il riutilizzo di una materia prima seconda, sono molto richiesti».
Nello specifico, a partire dal granulo di gomma che deriva dal processo di triturazione degli pneumatici, questo impianto produce cilindri di gomma, che successivamente sezionati diventano guaina fono-assorbente e antivibrante destinata a diversi campi di possibile utilizzo, tra cui gli impianti sportivi e l’ambito dell’edilizia, in cui è molto importante ridurre la propagazione di rumori e vibrazioni.
La struttura – che occupa una superficie in pianta di 24x6 metri ed è pensata per la lavorazione in continuo su 3 turni – si compone di un mescolatore con speciali vomeri e capacità di 3.300 litri e di uno speciale nastro collegato a una gigantesca pressa oleodinamica installata in una buca profonda più di un metro e dotata di un tavolo rotante per processare in continuo il materiale su più stampi. Tale “giostra” ha una capacità produttiva tripla rispetto allo standard, perché permette di processare fino a tre stampi all’ora, contro l’uno processato negli impianti standard.
Se la pressa è il cuore dell’impianto, il suo cervello è un PLC di ultima generazione, che permette di gestire tutte le fasi di lavorazione impostando ricette e parametri personalizzati ed è dotato di teleassistenza da remoto. Grande attenzione è stata posta nella fase di progettazione alla massima sicurezza di esercizio, all’ergonomia, alla produttività, alla facilità d’uso e configurabilità dell’impianto sia in termini meccanici che lato software. (m.d.c.

Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa

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(dm)


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