L'iniziativa vede la partecipazione di circa 80 operatori, appartenenti agli Ordini degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geologi e al Collegio dei Geometri. L'esercitazione è stata organizzata dal Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna e dal’Ufficio tecnico ingegneristico della Protezione civile, con il supporto degli Ordini professionali e del Collegio, del Servizio Geologico e del Servizio Prevenzione rischi e Centrale unica di emergenza (Cue) della Provincia autonoma di Trento. Prezioso il supporto del Nucleo volontari alpini Alto Garda e Ledro. “L’area addestrativa di Marco di Rovereto offre uno scenario ideale, adattato alle esigenze specifiche della nostra esercitazione - spiega Giovanni Maiello, direttore dell’Ufficio tecnico -. I diversi professionisti operano in sinergia all’interno del Nucleo tecnico; sono peraltro in corso delle interlocuzioni per l’ingresso anche di dottori forestali, periti agrari e periti industriali”.
Durante l’esercitazione, il Nucleo tecnico ha testato soluzioni digitali in fase di sviluppo per la compilazione delle schede AeDES (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) e ha utilizzato strumenti radio per le comunicazioni. Le schede AeDES sono documenti cruciali per il rilevamento dei danni, la definizione di provvedimenti di pronto intervento e la valutazione dell'agibilità post-sismica degli edifici, sia per le abitazioni che per i servizi.
L’obiettivo è valorizzare la sinergia e la coesione tra i gruppi chiamati a intervenire in situazioni post-emergenziali, garantendo una risposta efficiente e coordinata. L’esercitazione rappresenta dunque un passo fondamentale per migliorare le capacità operative e la preparazione dei tecnici coinvolti, assicurando una risposta tempestiva e adeguata in caso di eventi sismici futuri.
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