
L'importante aumento dei costi energetici, le difficoltà di approvvigionamento di alcune materie e l’elevato clima di incertezza connesso al conflitto in Ucraina hanno comportato una rilevante revisione al ribasso delle prospettive di crescita per l’anno in corso. Secondo quanto è stato riferito, le stime più recenti indicano che l’espansione del Pil risulterebbe leggermente superiore al 3%, un valore comunque più elevato rispetto alla media nazionale.
“In un contesto economico-sociale in repentino cambiamento – ha osservato Spinelli -, è fondamentale disporre di dati costantemente aggiornati in merito alla situazione economica, finanziaria e sociale del Trentino, attraverso la cui analisi è possibile definire interventi adeguati in favore delle imprese e dei cittadini. La collaborazione tra attori istituzionali consente infatti di disporre di dati articolati e tempestivi, e quindi di riorientare rapidamente le scelte in relazione all’evolversi dei bisogni”. Secondo l'esponente dell'esecutivo “le analisi assumono una rilevanza specifica nell’attuale contesto caratterizzato da elevata incertezza e da elementi di criticità legati all’andamento ai prezzi dei materiali e dell’energia e alle tensioni geo-politiche. Non meno rilevante sarà la collaborazione per l’analisi degli impatti delle misure attivate attraverso le risorse del Pnrr e del Piano nazionale per gli investimdnti, fondamentali per le strategie di sviluppo sostenibile del territorio”.