Lunedì, 01 Luglio 2013 - 02:00 Comunicato 1932

La nuova proprietà, la multinazionale svizzera Klesch, presenta il piano di rilancio dell'azienda con oltre 250 operai di cui 100 trentini
RIPARTE L'ACCIAIERIA DI BORGO, A SETTEMBRE LA PIENA PRODUZIONE

L'Acciaieria di Borgo non solo riprenderà i livelli produttivi precedenti alla chiusura, ma sarà parte integrante della strategia di rilancio degli stabilimenti di Trento e Brescia del Gruppo Klesch. "Ho scelto di investire in Trentino - spiega Gary Klesch, proprietario dell'omonimo gruppo industriale - perché ho già avuto modo di conoscerne ed apprezzare il modello industriale. Il gruppo già conta su un'azienda ad Arco e questa esperienza ci ha confermato l'affidabilità degli stakeholder locali". L'attività dell'acciaieria di Borgo Valsugana riprenderà già nella giornata di oggi: il 10 luglio è prevista la prima colata mentre la piena produzione è programmata a settembre. Soddisfazione è espressa dalla giunta provinciale. "L'acciaieria di Borgo - spiega il presidente Alberto Pacher - è importante per il sistema economico trentino. In questi anni sono stati fatti interventi a schemi di protezione ambientale che la rendono in linea con gli standard più avanzati in Europa. Io credo che il futuro delle acciaierie di Borgo passi attraverso la capacità di coniugare il livello avanzato di compatibilità tra livelli produttivi ed occupazionali, e le misure a tutela dell'ambiente". L'assessore provinciale all'industria, Alessandro Olivi: "Un anno fa nessuno o quasi avrebbe immaginato che oggi avremmo presentato il piano di rilancio delle acciaierie di Borgo e dato una risposta occupazionale ad oltre 100 lavoratori in cassa integrazione e con un futuro davvero incerto. L'impegno personale e della Giunta è di lavorare con la stessa continuità e determinazioni ad altre situazioni che richiedono risposte altrettanto positive".-

Nel corso della conferenza stampa - oggi, in Provincia - è stato presentato il piano di attività della "Leali Steal", la nuova società del gruppo Klesch, che ha rilevato dai concordati, aperti presso i tribunali di Trento e Brescia, gli stabilimenti del gruppo Leali: Acciaieria Valsugana Spa di Borgo e i due stabilimenti di Odolo (Brescia), appartenenti alla Leali Spa.
La società "Leali Steal" avrà sede a Borgo Valsugana e raggruppa tutti e tre gli stabilimenti siderurgici. Il gruppo Klesch acquisisce in affitto dai due concordati i rispetti rami di azienda e garantirà a Borgo la continuità attività produttiva e i relativi livelli occupazionali. Attualmente presso l'acciaieria di Borgo lavorano oltre 100 dipendenti, complessivamente il gruppo garantirà occupazione tra Trento e Brescia ad oltre 250 lavoratori.
"Il nostro gruppo - sottolinea Gary Klesch - ha già avuto modo di operare sul mercato italiani con buoni risultati. Abbiamo due stabilimenti in Italia, ad Arco e vicino a Malpensa, specializzati nella lavorazione delle plastiche per prodotti medicinali. L'esperienza è positiva soprattutto in Trentino, dove ho sempre incontrato un'ottima accoglienza da parte delle persone e da parte degli interlocutori (stakeholder). Per questo abbiamo espresso da subito interesse per le acciaierie di Brescia e Borgo Valsugana".
E' lo stesso proprietario del gruppo, Gary Klesch, a fissare i tempi e gli obiettivi della ripresa produttiva dello stabilimento di Borgo Valsugana e dei due di Brescia: "L'attività riprende oggi, così come previsto dal contratto. Il 10 luglio prossimo è prevista la prima colata, mentre per la piena produzione dovremo attendere il mese di settembre".
Il piano industriale prevede tre passaggi. "Il primo anno lavoreremo a ristabilire i livelli produttivi degli stabilimenti, riconsolidando l'azienda e la rete commerciale. Il 2014 sarà l'anno dello sviluppo delle acciaierie, grazie anche alle sinergie con il resto del gruppo, mentre nel 2015 lavoreremo per alzare la qualità del prodotto e ampliare la nostra posizione sul mercato".
Pieno sostegno all'iniziativa è arrivato dall'assessore provinciale all'industria, Alessandro Olivi: "Oggi è una giornata importante per il futuro dell'industria manifatturiera in Trentino. In un anno di lavoro siamo riusciti a garantire un futuro di sviluppo ad un polo produttivo di primario interesse per il settore economico trentino". L'assessore sottolinea l'intesa raggiunta tra Gruppo Klesch e gli stakeholder locali: amministratori, sindacati e imprenditori: "Senza il coraggio e la forza degli imprenditori i luoghi produttivi non vivono. Con Confindustria e sindacati abbiamo creato un clima di collaborazione, a conferma che il Trentino non intende venire meno agli impegni presi per garantire al comparto un futuro fatto di impresa ed occupazione". Un'opinione condivisa anche da Anna Damiano della Fim: "La ripresa della produzione a Borgo Valsugana rappresenta un esempio di imprenditorialità che ancora crede nella volontà di investire. La vicenda ha un esito molto positivo e ridà speranza e occupazione a 100 lavoratori in forte difficoltà".
Nel suo intervento, Olivi mette l'accento sulle misure anticrisi varate dal suo assessorato e dalla giunta provinciale: "A Borgo nasce un nuovo insediamento. Questo tipo di intervento è contemplato anche nelle misure anticrisi del governo provinciale che prevedono l'esenzione del pagamento dell'Irap per 5 anni. L'esenzione si applica anche alle società che rilevano da procedure concorsuali attività garantendo i livelli occupazionali". E così sarà anche per la Leali Steal di Borgo Valsugana.
Dall'amministratore delegato di Leali Steal, Luca Villa, arrivano invece delle indicazioni circa gli investimenti che il gruppo Klesch intende fare sugli stabilimenti di Trento e Brescia: "L'azienda ha in programma degli interventi agli impianti, così da garantire, tra l'altro, il completamento degli interventi per il controllo delle emissioni".
Lo stabilimento della Valsugana è dotato di un moderno impianto di captazione e depurazione dei fumi di scarico, su cui la Provincia ha concesso un contributo di 2,3 milioni di euro a fronte di una spesa ammissibile di 6,5 milioni di euro, con il vincolo del mantenimento dei livelli occupazionali. L'intervento della Provincia è in conformità alla normativa europea sugli aiuti di Stato agli investimenti di protezione ambientale. La convivenza industria/ambiente non è illusoria, dipende dal livello qualitativo e dall'affidabilità delle tecnologie ambientali. L'industria (che non inquina) non è un optional, ma una componente irrinunciabile del modello di sviluppo trentino, che non avrebbe né le risorse né le potenzialità per affrancarsi dall'attività produttiva.
Dopo la conferenza stampa ci si è spostati a Borgo Valsugana per un incontro inaugurale. L'assessore Olivi ha avuto modo di mettere in evidenza il significato emblematico del riavvio dell'acciaieria. "Siamo in presenza - ha detto - di un gruppo imprenditoriale dinamico e coraggioso, che rappresenta l'energia vitale che muove il metabolismo del tessuto produttivo". L'assessore ha ribadito il valore sociale di un'iniziativa che, nel rispetto dell'ambiente, riporta il lavoro a 103 dipendenti in Trentino, e ad altre centinaia in provincia di Brescia, ed apre un fascio di luce sul nostro sistema economico, oggi evidentemente colpito dalla vicenda Whirlpool. "L'attrattività del territorio - ha concluso l'assessore Olivi - si basa su varie componenti: la serietà dei lavoratori e delle istituzioni locali, la politica economica che ha accompagnato il rinnovo degli impianti sotto il profilo della protezione ambientale, l'esenzione fiscale, riferita all'Irap. Possibilità riconosciuta alle nuove iniziative che danno continuità a rami d'azienda cessati, concentrando sul territorio la sede legale di importanti aziende. -