Giovedì, 06 Marzo 2014 - 02:00 Comunicato 516

Oggi alla Sala della Cooperazione l'incontro con il partenariato: più risorse per l'agricoltura di montagna per mitigare il divario con la pianura
PSR 2014-2020, UN PROGRAMMA COSTRUITO ASSIEME AL MONDO AGRICOLO

Aumentare la redditività e competitività delle aziende agricole trentine, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali, promuovere l'organizzazione di filiere agroalimentari, assicurare un maggiore sostegno ai giovani agricoltori: sono i principali obiettivi della nuova programmazione dello sviluppo rurale 2014/2020 che la Provincia sta mettendo a punto in questi mesi, un passaggio fondamentale e strategico i cui effetti si riverbereranno sul prossimo settennio e per il quale si sono avute stamane alla Sala della Cooperazione a Trento alcune anticipazioni. Occasione per fare il punto del percorso fatto finora e dell'agenda dei prossimi mesi (l'approvazione del nuovo Programma di sviluppo rurale trentino è prevista entro l'estate, l'emanazione dei primi bandi nei mesi immediatamente successivi) è stato l'incontro di oggi con il partenariato per discutere delle prospettive provinciali legate al nuovo PSR.-

Che la partita sullo sviluppo rurale provinciale si gioca sì a Bruxelles ma anche a Roma lo ha confermato la stessa assenza all'incontro di stamane dell'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola, convocato poche ore prima nella capitale per un incontro dei responsabili delle politiche agricole regionali con il nuovo ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina. Se da un lato, pur dovendo considerare il 2014 un anno di transizione, vi è la certezza delle risorse complessive assegnate (301,5 milioni di euro per il settennio (circa 30 milioni di euro in più rispetto al periodo 2007-2013), oltre l'80 per cento delle quali a carico dell'Unione europea e dello Stato e il resto a carico della Provincia, restano nondimeno alcune questioni ancora da definire a livello nazionale relative a temi specifici "trasversali" all'intero sistema agricolo italiano, quali le misure per la gestione del rischio, un programma nazionale per la biodiversità, un programma irriguo nazionale e il programma della Rete Rurale. Senza dimenticare la definizione di "agricoltore attivo", particolarmente importante per una realtà quale quella agricola trentina che vede la presenza di moltissimi agricoltori part-time.

Ad illustrare gli orientamenti del governo provinciale, che si concretizzeranno appunto nei prossimi mesi con l'indicazione degli stanziamenti assegnati alle singole Misure, sono stati stamane i responsabili delle varie strutture tecniche provinciali referenti - Alberto Giacomoni responsabile del gruppo di lavoro PSR, Nicoletta Clauser del Servizio Europa, Stella Caden del Servizio Agricoltura, Pietro Molfetta dell'Appag Agenzia provinciale per i pagamenti, Alessandro Wolynski del Servizio Foreste e fauna, Lucio Sottovia del Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale - ed il consulente di Inea Luca Cesaro che ha coordinato l'elaborazione della fase di analisi (contesto, individuazione dei punti di forza e di debolezza, rischi e opportunità) che ha preceduto l'individuazione - attraverso una serie di incontri e focus group tra i portatori d'interesse - dei fabbisogni e dunque delle priorità sulle quali costruire il quadro finanziario del prossimo PSR.

In generale, la prossima programmazione rurale vedrà affermarsi il principio di una maggiore selettività delle iniziative (e dei beneficiari) da finanziare, privilegiando gli investimenti migliori e più significativi anche sotto il profilo dell'innovazione; è altresì annunciata una semplificazione nella gestione della domanda e, sempre per quanto riguarda gli investimenti, saranno premiati i progetti integrati che coinvolgono più misure/azioni così come gli investimenti collettivi che coinvolgano anche nuove tipologie di beneficiari (reti di imprese).
Montagna e sviluppo sostenibile sono ancora una volta le parole chiave del PSR 2014-2020. La strategia della Provincia vede la conferma di un'indennità compensativa forte e differenziata, con l'introduzione di un nuovo indicatore di svantaggio: l'"indice di frammentazione"; novità normativa è però quella dell'obbligo di giustificare gli aiuti in termini di maggiori costi/perdite di reddito delle aziende di montagna rispetto alla pianura.
Altra novità è la previsione di una Misura specifica per l'agricoltura biologica, che dovrà però rispettare anch'essa la definizione di "agricoltore attivo".

L'ampio coinvolgimento del mondo agricolo nel processo di definizione del nuovo PSR (lo stesso Tavolo Verde è stato ampliato alla partecipazione di altri soggetti quali la Fondazione Mach, la Federazione dei consorzi irrigui e di miglioramento fondiario, il Consorzio trentino di bonifica, il Codipra e gli ordini professionali) vedrà ulteriori occasioni di confronto nei prossimi mesi. E' stata avviata anche una fase di consultazione in rete, dove gli interessati potranno inviare i propri contributi all'indirizzo email psr2014-20@provincia.tn.it
Ulteriori informazioni sul PSR2014/2020 sono disponibili sul sito:
http://www.trentinoagricoltura.it/Trentino-Agricoltura/Sviluppo-Rurale-2014-2020 dove da oggi sono disponibili, al link "consultazione/convegno 6 marzo 2014" anche le relazioni illustrate all'incontro di oggi alla Sala della Cooperazione. (cz)

Allegati: Interviste a Pietro Molfetta (Appag) e Stella Caden (Servizio Agricoltura - PAT)
Immagini a cura dell'Ufficio Stampa
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