La procedura negoziale è entrata in vigore dal 1' luglio 2011 (con la nuova disciplina di attuazione della legge provinciale 6/1999). Si applica ad iniziative di investimenti fissi (macchinari, impianti, attrezzature e immobili) di importo superiore a 2,5 milioni di euro (nonché, su richiesta, a quelle di importo superiore a un milione di euro se presentate da imprese con più di 15 dipendenti) o a progetti di ricerca applicata di importo superiore a 1,5 milioni di euro, e in ogni caso per progetti di centri di ricerca o di new.co.
La procedura applicata si perfeziona con la sottoscrizione, da parte dell'azienda richiedente, delle organizzazioni sindacali e dell'Assessorato all'industria, di un accordo che determina per l'impresa vari impegni occupazionali, finanziari e di mantenimento dell'attività produttiva nel territorio locale. Si tratta di una metodologia, unica nel suo genere nel panorama amministrativo nazionale, dove anche il Sindacato viene chiamato a compartecipare attivamente alle scelte aziendali.
"Si può ben affermare – ha sostenuto l'assessore Alessandro Olivi - che la partecipazione attiva delle organizzazioni sindacali a questo tipo di accordi rappresenti un 'mattone' di quel sistema sociale, fondato sulla coesione e sulla corresponsabilità dei lavoratori nelle strategie di sviluppo delle proprie aziende, a cui puntiamo con decisione. Infatti affinché gli incentivi non scadano nell'assistenzialismo, deve esserci un patto chiaro fra la collettività e l'impresa circa l'interesse pubblico generato dall'attività produttiva, a partire dalle tangibili ricadute occupazionali. A questo riguardo, è ragionevole ritenere che nessuno, meglio dei lavoratori, possa garantire la pubblica amministrazione circa la congruità del beneficio collettivo di un progetto imprenditoriale in termini di numero e qualità dei posti di lavoro. Per queste ragioni la firma del Sindacato dovrebbe essere vista da tutti come un'opportunità di condivisione con la risorsa umana, componente fondamentale dell'azienda, dei propri piani produttivi, assicurandosene la leale e responsabile collaborazione".
Dal 1 gennaio 2012 sono stati conclusi 13 accordi negoziali, per 21 imprese (4 accordi riguardano infatti progetti congiunti fra più imprese), 19 i progetti di ricerca, solo 2 gli investimenti relativi a macchinari e immobili. L'incremento occupazionale è stato pari a 301 addetti, di cui 225 per il 2012 e 76 per questi primi cinque mesi del 2013. L'occupazione complessiva totale è di 1.273 addetti, suddivisi fra 1.059 per il 2012 e 214 per il 2013; la spesa ammessa in totale è stata di 61.528.000 euro, il contributo complessivo di 20.271.000 euro.

In allegato le tabelle con i vincoli occupazionali suddivisi per imprese e slide di approfondimento -