Martedì, 03 Settembre 2013 - 02:00 Comunicato 2508

Giovedì 5 settembre tavolo tecnico a Roma con lo Stato. Soddisfazione per il decreto in materia di IMU e per l'impatto sulle compartecipazioni ai tributi erariali
PACHER: "FINALMENTE RISPETTATE LE PREROGATIVE DELLO STATUTO DI AUTONOMIA"

E' stato convocato per giovedì 5 settembre, a Roma, il tavolo tecnico chiamato a definire i rapporti tra Stato e Provincia autonoma di Trento. "Una convocazione - sottolinea il presidente Alberto Pacher - che assume anche una valenza simbolica visto che l'appuntamento coincide con la data dello storico accordo tra Degasperi e Gruber che è a fondamento del nostro Statuto autonomistico. Si tratta di un incontro richiesto da tempo e che servirà a predisporre il terreno per l'incontro politico che abbiamo recentemente sollecitato direttamente sia al presidente del Consiglio Enrico Letta, sia al ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio".
"Nei fatti - prosegue Pacher - si interrompe una spirale di incomprensione e questo è dimostrato anche dall'approvazione del decreto di legge che contiene le disposizioni urgenti in materia di IMU e di altra fiscalità immobiliare. Per la prima volta infatti il decreto di legge viene impostato senza confliggere con le prerogative dello Statuto di autonomia. Ricordo che si è trattato di una spirale che ha sempre costretto finora la Provincia a ricorrere contro le norme statali in materia di finanza pubblica per la difesa delle prerogative statutarie. Siamo invece di fronte finalmente ad un provvedimento di finanza pubblica del Governo che sembra non ledere l'autonomia finanziaria della Provincia".-

Per quanto riguarda infatti il provvedimento che riguarda l'Imu si sottolinea come le numerose disposizioni introdotte (abolizione della rata IMU per l'abitazione principale, per le unità immobiliari delle cooperative edilizie a proprietà indivisa e per gli alloggi degli IACP od enti di edilizia residenziale pubblica, per i terreni agricoli e fabbricati; esenzione dal 2014 per i fabbricati delle imprese costruttrici destinati alla vendita e per gli immobili destinati alla ricerca scientifica), determinano sì un minor gettito IMU in favore dei Comuni del territorio ma contestualmente fanno sì che ci sia una riduzione delle somme che la Provincia deve versare allo Stato per conto dei Comuni come differenza tra gettito IMU 2013 spettante ai comuni e gettito ICI che spettava ai comuni prima dell'introduzione dell'IMU; si tratta di gettiti calcolati ad aliquota standard.
Ne consegue che le disposizioni non hanno impatti sulla finanza provinciale in quanto la Provincia stessa può assegnare ai Comuni del territorio le somme corrispondenti alle abolizioni dell'IMU relative alle fattispecie evidenziate, riducendo le somme accantonate per effettuare i versamenti allo Stato. Questo in quanto sopravvivono anche dopo il decreto 102 del 31 agosto scorso le disposizioni dell'art. 13, comma 17 del D.L. 201/2011 che prevedono per la Provincia l'obbligo di versare solo l'extragettito tra introiti IMU e gettiti ICI. A seguito delle nuove norme riducendosi gli introiti dei Comuni diminuisce pure l'extragettito che la Provincia deve riversare allo Stato e così viene ristabilito pertanto il precedente equilibrio.
Per quanto riguarda infine l'impatto sulle compartecipazioni provinciali ai tributi erariali si sottolinea come il decreto non prevede riserve all'Erario. Operano conseguentemente le devoluzioni statutarie cha originano un impatto positivo per la finanza provinciale quale somma algebrica tra variazioni accrescitive e in riduzione.
Nei fatti, il decreto:
- riduce le detrazioni IRPEF sui premi assicurativi (da 1.291,14 euro a 630,00 euro per il 2013 ed a 230 euro dal 2014) con un impatto positivo sulla finanza provinciale corrispondente ai 9/10 del maggiore gettito afferente il territorio provinciale. Sulla base dei dati riportati nel decreto la stima del maggiore gettito per la Provincia è pari a 4,5 milioni nel 2014, a 6,6 milioni nel 2015 e a 4,9 milioni dal 2016;
- incrementando le risorse messe a disposizione per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, è stimato un maggiore gettito IVA per il 2013 pari, per tutto il territorio nazionale, a 925 milioni di euro. La quota spettante alla Provincia è stimabile in circa 6,7 milioni di euro.
- riduce dal 19% al 15% la cedolare secca sui contratti di affitto a canone concordato, con un impatto negativo sulla finanza provinciale con riferimento ai 9/10 del minore gettito afferente il territorio provinciale. La stima del minore gettito per la Provincia è pari al massimo a 0,4 milioni di euro. -