"Bisogna fare sistema - ha detto ancora Pacher - ed è per questo che il Tavolo degli appalti si riunisce a cadenza regolare al fine di monitorare la situazione. Lunedì ad esempio ci sarà una nuova seduta. La situazione del settore rimane molto difficile ma sul versante dell'aggiudicazione degli appalti la normativa provinciale fa sentire i suoi effetti. Ci sono insomma anche segnali positivi per le nostre imprese."
Vediamo in sintesi qualche cifra. Sui lavori di importo fra i 50.000 e i 500.000 euro abbiamo già detto; per la grandissima parte essi vanno ad imprese locali. Sulla fascia immediatamente superiore, quella compresa fra i 500.000 euro e il milione, su 25 appalti nel corso dell'anno 21 sono andati a imprese trentine. Nella fascia fra il milione e i due milioni, invece, su 25 appalti, 9 sono andati a imprese trentine e 16 a imprese non trentine. Nelle fasce superiori torna la prevalenza delle imprese trentine. Per gli appalti fra i 2 e i 5 milioni, su 11 lavori assegnati, 8 sono andati a imprese trentine. Infine, nella fascia sopra i cinque milioni, su 9 appalti 6 sono stati aggiudicati da imprese del territorio e 3 ad imprese provenienti da fuori.
Sono diversi i fattori normativi che favoriscono l'accesso agli appalti da parte delle imprese locali. Fra questi, la possibilità, prevista dalla legge 26/93 di ricorrere a procedura negoziata per appalti fino a un milione di euro, con invito diretto rivolto a 12 imprese ritenute idonee, selezionate all'interno di un apposito elenco. La stessa legge prevede la possibilità di ricorrere al cottimo fiduciario previo confronto concorrenziale fra 7 imprese ritenute idonee, per lavori fino ai 500.000 euro. Ed ancora: la legge 26 incentiva l'utilizzo dell'offerta economicamente più vantaggiosa, a garanzia della serietà e della qualità dell'offerta. Il decreto provinciale dello scorso maggio ha ulteriormente incentivato la cosiddetta "filiera corta" (in particolare per quanto riguarda la compatibilità tecnica, ambientale e localizzativa dei materiali rispetto al luogo dell'esecuzione dei lavori) e ha previsto il pagamento diretto al subapaltatore da parte della commissione aggiudicatrice.
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