Mercoledì, 20 Dicembre 2023 - 16:55 Comunicato 3506

Oggi l’assessore Tonina ha visitato il Santa Chiara

Oggi in tarda mattinata l’assessore alla salute Mario Tonina, accompagnato dal direttore generale di Apss Antonio Ferro, dal Consiglio di direzione e dalla direttrice del Servizio ospedaliero provinciale Emanuela Zandonà, ha incontrato il personale dell’ospedale Santa Chiara di Trento nell’ultima tappa del suo giro nelle strutture ospedaliere dell’Apss. Ad accogliere l’assessore Tonina nell’auditorium dell’ospedale vi erano il direttore dell’ospedale Michele Sommavilla e la direttrice del distretto nord Chiara Marangon oltre ai direttori di unità operativa, coordinatori delle professioni sanitarie, rappresentanti del territorio e dell’area amministrativa.
[ Archivio APSS]

Al direttore dell’ospedale di Trento Michele Sommavilla il compito di raccontare le peculiarità del principale ospedale del Trentino, riferimento per le varie reti cliniche “tempo dipendenti”, dai traumi all’ictus e all’infarto del miocardio. Si parla di un ospedale composto da altri tre presidi – Villa Igea, Villa Rosa di Pergine e il Centro di protonterapia – oltre al Santa Chiara con 44 unità operative dove lavorano 2.800 dipendenti per 760 posti letto complessivi. I numeri del 2022 parlano di 33.600 ricoveri e quasi 87mila accessi a pronto soccorso. A dare una fotografia realistica dell’attività “frenetica” dell’ospedale di Trento sono i numeri giornalieri: 180 interventi chirurgici (inclusi l’emergenza-urgenza, i day hospital e quelli ambulatoriali), oltre 400 esami diagnostici e 14mila di esami di laboratorio.

Chiara Marangon, direttrice del Distretto nord, ha presentato una sintetica fotografia con numeri e servizi sanitari svolti nelle strutture territoriali dell’ambito della città di Trento e della Valle dei Laghi. Marangon si è soffermata sull’attività degli 82 medici di medicina generale – professionisti sempre difficili da reperire e su cui grava un certo turnover – sul ruolo strategico delle Rsa, fino alle prospettive future aperte dalle case della salute e dalla Centrale operativa territoriale.

«Il mio ringraziamento va a tutti gli operatori che a vario titolo si dedicano con grande spirito di servizio ai bisogni di salute di coloro che qui si rivolgono. La mia riconoscenza va a tutti voi per quanto fate e per quanto avete fatto durante la pandemia da Covid – ha dichiarato l’assessore alla salute Mario Tonina –. Oggi si conclude il mio giro conoscitivo delle strutture dell’Azienda sanitaria, sette visite in cui ho potuto ascoltare dalla viva voce degli operatori le priorità, i punti di forza e le criticità della nostra sanità. Ho voluto iniziare il mio mandato ascoltando, perché ho bisogno di capire e perché sono convinto che è anche attraverso momenti come questi si può trovare il modo per crescere ulteriormente. Sto già lavorando con Apss per trovare soluzioni in grado di portare alcuni cambiamenti e su questo fronte dobbiamo saper sfruttare anche le specificità che la nostra autonomia ci offre. Ma non solo, anche la Scuola di medicina ci permetterà, per quanto riguarda la carenza di personale, di avere ricadute positive nel reclutamento di nuovi professionisti. Dovremo anche lavorare di più per orientare i ragazzi già dalle scuole superiori verso le professioni della salute. Ci aspetta un periodo di grandi cambiamenti, sono in arrivo le scuole di specialità e il nuovo polo universitario ospedaliero trentino che potranno sicuramente creare le condizioni per essere sempre più attrattivi».

«Siamo nel cuore della sanità trentina – ha dichiarato il direttore generale Antonio Ferro – un cuore che può battere solo se anche tutto il resto del corpo funziona: è questo il senso dell’ospedale policentrico, un sistema dove centro e territorio lavorano in sinergia per garantire servizi di qualità e professionisti di eccellenza. Solo lavorando in rete, in una perfetta integrazione dell’ospedale e del territorio, possiamo mantenere un alto livello nell’offerta delle prestazioni ospedaliere». «Salvaguardare e valorizzare la professionalità dei nostri operatori sanitari è il nostro primo obiettivo – ha proseguito Ferro – investendo contestualmente nella ricerca di nuovi professionisti. Su questo fronte il progetto attrattività sta dando buoni frutti, con concorsi sempre più partecipati. Dobbiamo quindi proseguire su questa strada, affrontando anche il tema della mobilità del personale, strategico per la tenuta del sistema trentino e per poter essere attrattivi all’esterno. Nuova linfa potrà venire dalla Scuola di medicina con l’opportunità di fare ricerca e formazione non solo a qui a Trento ma in tutti gli ospedali del nostro territorio».

(rc, vt)

intervista assessore Mario Tonina

Rassegna stampa ad uso interno: Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da IL T e Corriere del Trentino - 21.12.2023

(rc)


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