
L’Accordo di programma fra il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e la Provincia autonoma di Trento individua una serie di interventi comuni da porre in essere, in concorso con quelli previsti dalle norme vigenti, nei settori maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti, ai fini del miglioramento della qualità dell’aria ambiente e del contrasto all’inquinamento atmosferico.
Nello specifico, con le risorse messe a disposizione dal MASE, l’Amministrazione provinciale prevede di incentivare con una cifra pari a € 4.700.000 la sostituzione di dispositivi obsoleti alimentati a biomassa e, in collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano e con l’autostrada A22, di destinare una cifra pari ad € 300.000 a consolidare i buoni risultati del progetto “BrennerLec” nella gestione dinamica dei flussi di traffico e riduzione della velocità in ambito autostradale.
Nell’agosto 2018 la Provincia autonoma di Trento ha approvato il “Piano provinciale per la tutela della qualità dell’aria”, un documento che individua strategie e misure volte a contrastare l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria in Trentino.
I dati più recenti sulla qualità dell’aria in Trentino, pur evidenziando un trend in costante miglioramento, evidenziano come sia importante continuare a mettere in campo misure di risanamento, sia in relazione al Benzo(a)pirene e al materiale particolato (legati principalmente agli impianti di riscaldamento domestici), sia in relazione al biossido di azoto NO2 (soprattutto nelle aree maggiormente esposte al traffico veicolare), integrando e rendendo ancor più incisive le iniziative già adottate a livello provinciale con il Piano.
A tal scopo, il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica per le annualità 2021-2028 ha messo a disposizione 220 milioni di euro per il finanziamento, tramite appositi accordi di programma con le Regioni e le Province autonome.
L’Amministrazione provinciale, attraverso l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente – Appa, ha quindi avviato una interlocuzione con il Ministero, che ha prima portato alla definizione di una bozza di Accordo bilaterale (febbraio 2023) ed oggi all'approvazione in via definitiva.