Grazie alla collaborazione con i rappresentanti sindacali dei medici di famiglia, presenti sul territorio provinciale, con l’importante contributo dell’Assessorato alla salute della Provincia autonoma di Trento e a un tavolo tecnico istituito più di due anni fa, si è riusciti a raggiungere un accordo molto importante, che ha permesso la nascita delle medicine di gruppo integrate (ben 48 che ad oggi coinvolgono 210 medici). Nell’ambito di tale accordo l’Apss ha potuto mettere a disposizione dei medici personale amministrativo, proprio al fine di ridistribuire il lavoro burocratico e permettere di dedicare maggior tempo lavoro alle prestazioni di assistenza, fornendo così un supporto alla medicina di famiglia.
L’Azienda provinciale per i servizi sanitari sottolinea l’ottima collaborazione con le sigle sindacali dei medici di medicina generale, che ha permesso, in particolare dagli ultimi mesi del 2022 a oggi, un salto di qualità per lo sviluppo dell’assistenza territoriale della medicina di famiglia, grazie a progetti condivisi che avranno ricadute dirette sulla qualità dei servizi a favore degli assistiti. A seguito di questa fattiva collaborazione, sono stati approvati nel dicembre 2022 cinque progetti per la medicina generale (Telemedicina, Patient summary e Fascicolo sanitario elettronico, Cure palliative, Demenze, Nuovi anticoagulanti orali), che costituiranno anche un importante anello di congiunzione con i colleghi specialisti e con le altre professioni sanitarie, al fine di garantire al cittadino un’assistenza di prossimità per le più importanti patologie, che necessitano di continuità delle cure. L’obiettivo è anche quello di garantire prospettive professionali e di ricerca clinica per i giovani medici.
L’Apss, inoltre, sta attivando un tavolo tecnico per la semplificazione, concordato con le sigle sindacali dei medici di medicina generale, che prevede un passaggio di consegne di alcune attività, grazie ad un maggior coinvolgimento della nuova rete gestionale dei distretti.
Sicuramente c’è ancora altro da realizzare, per il miglioramento del lavoro e della garanzia della qualità dell’assistenza. Per questo è necessario lavorare insieme, anche per recuperare il tanto tempo che, negli ultimi due anni, i medici hanno dedicato alla cura e all’assistenza dei malati di Covid. Spiace soltanto vedere manifesti affissi sui muri della città, che sembrano non rispecchiare l’impegno congiunto dell’Azienda sanitaria e dei rappresentanti dei medici di famiglia.