Una serata moderata da Giampaolo Pedrotti, responsabile dell’Ufficio stampa della Provincia, che ha messo in evidenza il grande valore della formazione per lo sviluppo delle imprese trentine e l’importanza della trasmissione del mestiere artigiano, in un momento storico in cui la carenza di personale va superata sapendo dialogare con le aspettative delle nuove generazioni.
Sulla difficoltà nel trovare manodopera e nel ricambio generazionale ha posto l’attenzione il presidente dell’Associazione Artigiani del Trentino Marco Segatta: “L’età media del nostro comparto è abbastanza elevata. La figura del Maestro Artigiano è di aiuto, ci permette di far conoscere il nostro mondo e di attrarre persone, in particolare giovani”.
Attraverso un video è stata ripercorsa la storia di questa figura, istituita dalla Provincia di Trento nei primi anni Duemila per valorizzare il ruolo dell'artigiano come soggetto portatore di un patrimonio di conoscenze, esperienze e capacità professionali da salvaguardare e trasmettere, unite alla propensione all’aggiornamento e all’insegnamento del mestiere. Nel 2004 vengono avviati i primi corsi per ottenere il titolo. Due anni dopo sono 56 i maestri artigiani in quattro diversi settori (acconciatore, estetista, falegname e sarto) mentre nel 2013 le categorie sono triplicate con oltre 200 maestri artigiani e nel 2016 il numero dei diplomati arriva a quota 300 in 19 diversi mestieri. Come ricordato dal presidente della Commissione provinciale Artigianato, Roberto Mattarei, nel ripercorrere le attività svolte nell’ultimo quinquennio, “Il lavoro di sensibilizzazione verso le imprese trentine, con l’obiettivo di attivare percorsi altamente qualificati in tutte le categorie artigiane, e l'intensa attività di promozione e comunicazione, hanno garantito costante interesse e continuità nella realizzazione dei progetti formativi: la grande famiglia oggi conta 407 diplomati in 24 settori”. Un numero destinato a crescere; in questi mesi si stanno infatti svolgendo il quarto corso di estetista e il primo di birraio, che porterà a 25 le categorie di maestri artigiani. E' in fase di programmazione anche la seconda edizione del corso per panificatori.
Al contempo, come sottolineato da Bruno Degasperi, direttore di Accademia di Impresa, per supportare le imprese nel mantenersi al passo con i tempi, da un paio d’anni ha preso il via un progetto di formazione continua rivolta ai maestri artigiani: corsi periodici di aggiornamento sia su argomenti trasversali, sia su aspetti specifici per le varie categorie.
Nel corso della serata c’è stato modo di fare un tuffo nel passato alla scoperta delle origini del pane e della birra, con l’intervento dell’artigiana birraia Lucia Delvecchio e di Francesco Vivori, vicepresidente dell’Associazione Panificatori di Trento che, incalzati da Pedrotti, hanno raccontato ingredienti e tecniche di lavorazione di questi alimenti. Proprio i prodotti trentini preparati dai maestri artigiani birrai e panificatori hanno fatto da cornice all’incontro.
A questo link è possibile scaricare le riprese video