
Un modello di crescita fondato su competenza e tecnologia è quello di Rekeep: «Abbiamo sviluppato un mercato rilevante nel facility management – ha detto il presidente Claudio Levorato –. Lavoriamo con logica d’impresa, puntando sulla manutenzione predittiva degli edifici, che oggi sono responsabili del 40% delle emissioni nocive. Le nostre eccellenze sono pronte a competere in Europa».
Dal fronte diplomatico arriva una nuova visione dell’azione estera italiana. «Con il Piano Export abbiamo avviato una missione di sistema – ha spiegato Fabrizio Lobasso, vice direttore generale degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale –. La diplomazia non è più sussurrata, è ibrida: tanti attori si muovono insieme. Serve un meticciamento di competenze e la capacità di fare storytelling: oggi esportiamo cultura e valori italiani».
In questo contesto, diventa essenziale certificare l’identità stessa del Made in Italy. «Con ItalyX vogliamo certificare non il prodotto, ma l’azienda – ha sottolineato Eraldo Minella, Direttore Generale Servizi Professionali e Formazione del Gruppo 24 ORE –. Il nostro brand è un asset, come dimostra questo Festival. Ma lo scenario globale è instabile come mai prima: serve adattarsi e inventare nuovi strumenti difensivi. Con ItalyX veniamo incontro a questa esigenza».
Un ruolo decisivo è giocato anche dal mondo della consulenza. «Le società di management sono una vera industria – ha evidenziato Luigi Riva, presidente di Assoconsult –. Con oltre 30mila realtà attive, cresciamo a doppia cifra ogni anno. L’imprenditore solitario non basta più: le aziende chiedono competenze complesse, soprattutto in digitalizzazione e AI. E costruiscono rapporti di lungo periodo».