
La situazione del gruppo Mercatone Uno, 79 punti vendita, 3700 dipendenti e 600 nell'indotto, è seguita anche dal Governo e sarà oggetto di un incontro che si terrà a Bologna il prossimo 5 febbraio tra la proprietà e i rappresentanti dei lavoratori. "Ho parlato con il responsabile del personale - ha aggiunto il vice presidente Olivi – chiedendogli di declinare sul territorio le informazioni che emergeranno da quell'incontro e su questo ho avuto assicurazioni. L'azienda tra l'altro conosce il buon livello delle performance del punto vendita di San Michele."
Sono 62 i dipendenti del negozio trentino, tutti a tempo indeterminato. Una ventina inoltre sono le persone impiegate nell'indotto, fra trasporti e montaggio.
All'incontro hanno partecipato Clelia Sandri, sindaco di San Michele all'Adige, Roland Caramelle, segretario della Filcams Cgil, Alessandro Stella, della Filcams Cgil, Alfio Sorbello e Domenico Russo, delegati sindacali. Il vice presidente Olivi era accompagnato da Claudio Moser, dirigente generale del Dipartimento Sviluppo economico e lavoro.
"Abbiamo chiesto questo incontro – ha spiegato Roland Caramelle – per rappresentare una situazione che riguarda un gruppo che, sul piano nazionale, aveva già applicato il contratto di solidarietà che però non aveva toccato San Michele. Quest'anno il 19 gennaio la proprietà ha fatto richiesta di concordato preventivo. Chiediamo attenzione per i lavoratori e le loro prospettive future".
L'incontro si è concluso con l'intenzione di aprire, subito dopo l'appuntamento nazionale del 5 febbraio, un "tavolo trentino" per affrontare la situazione del punto vendita di San Michele. (lr)
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