Gli articoli, riferiti ai dati del primo trimestre 2013 dell'indagine previsionale Excelsior curata da Unioncamere, parlano per la provincia di Trento di "un primo trimestre nero per l'occupazione" o "di futuro nero, giacché si sarebbero persi 2.790 posti di lavoro in soli tre mesi". Occorre precisare - spiega l'Agenzia - che per la verità non si tratta affatto di posti di lavoro persi. Questo dato, infatti, non è altro che la differenza tra assunzioni e cessazioni di lavoro programmate dalle imprese nei primi tre mesi dell'anno. Il saldo occupazionale, ovvero la differenza tra assunzioni e cessazioni, vede sempre prevalere le cessazioni nel primo trimestre dell'anno, giacché in questo periodo le chiusure dei rapporti di lavoro tendono sempre e in gran numero a prevalere sulle nuove assunzioni. In effetti, soprattutto sul finire del trimestre in esame, si conta un gran numero di cessazioni provenienti dal settore turistico per la fine della stagione invernale (di rapporti di tipo stagionale attivati nel novembre-dicembre dell'anno prima) e invece, ben poche, sempre in questo periodo, sono le assunzioni attivate nel medesimo comparto turistico. Ovviamente questo settore del mercato del lavoro essendo molto rilevante influisce sul dato complessivo delle cessazioni. L'andamento stagionale comporta poi che tra il mese di giugno e il mese luglio (inizio stagione estiva) e anche nei successivi mesi di novembre e di dicembre (inizio di quella invernale) la situazione si rovescia con un numero di assunzioni stagionali nettamente superiore alle cessazioni.
In definitiva, la perdita di quasi tremila unità riscontrata dall'indagine Excelsior nel primo trimestre 2013 appare più legata al fenomeno della stagionalità che non a un peggioramento della domanda di lavoro. Quanto detto è comprovato anche dai dati tratti dalle comunicazioni obbligatorie delle imprese riferite allo stesso periodo degli anni precedenti. Per vedere il reale andamento del mercato del lavoro è più significativo soffermarsi sulla differenza tra i saldi dei diversi anni. Per esempio, nel primo trimestre del 2011, il saldo occupazionale nei pubblici esercizi risultava negativo per 7.160 unità, mentre, nel primo trimestre del 2012 il saldo era negativo per 5.000 unità il che vuol dire che di là dal segno meno il comparto nei primi tre mesi del 2012 ha in realtà guadagnato più di 2.000 posti di lavoro. Anche a livello complessivo si è passati dalle 3.747 cessazioni nel primo trimestre del 2011 alle 2.948 del primo trimestre 2012, e quindi il miglioramento è stato pari a 1.249 unità.
In allegato: tabella con i dati occupazionali -