Venerdì, 07 Febbraio 2014 - 02:00 Comunicato 269

Su proposta del vicepresidente Olivi rinnovata la disciplina del collocamento e avviamento all'impiego
LAVORO: RAFFORZATO IL "PRINCIPIO DI CONDIZIONALITÀ"

Orientamento, attività formativa, stimoli per la ricerca attiva di un impiego. Sono queste le parole chiave della proposta a firma del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi per l'aggiornamento della disciplina del collocamento e avviamento al lavoro. La relativa delibera è stata approvata oggi dalla Giunta provinciale. "L'obiettivo - sottolinea Olivi - è in primo luogo quello di impegnare ancora maggiormente la Provincia nella costruzione di percorsi efficaci per il sostegno ai lavoratori disoccupati. Al tempo stesso, la nuova disciplina traduce in termini più stringenti e impegnativi il "principio di condizionalità", ossia i compiti che il lavoratore è chiamato a svolgere per l'ottenimento e la conservazione dello stato di disoccupazione. Con la stipula del Patto di servizio e del Piano di azione individuale, il lavoratore si obbliga ad assumere comportamenti attivi al cui rispetto è subordinato il sussidio provinciale."-

La delibera approvata oggi, che condivide la proposta formulata dalla Commissione provinciale per l'impiego e che ha avuto il via libera preventivo del Servizio semplificazione amministrativa, riformula e aggiorna le regole riguardanti i diritti e i doveri del lavoratore disoccupato nei suoi rapporti con la pubblica amministrazione ed i Centri per l'impiego in particolare.

I punti salienti, nel merito, sono i seguenti:

▪ vengono introdotte nuove modalità di presentazione della dichiarazione di immediata disponibilità da parte del cittadino al fine dell'accertamento dello stato di disoccupazione, che può recarsi anche presso soggetti accreditati (es. patronati) o presso l'Inps, presentando nel contempo la domanda di disoccupazione (ora Aspi);
▪viene disciplinato l'obbligo della stipulazione da parte del disoccupato del patto di servizio e del piano di azione individuale, quale documento in cui sono specificate le azioni di ricerca attiva del lavoro concordate tra servizio competente e lavoratore; vengono così concordati tra servizio pubblico e cittadino i diversi livelli di responsabilità, sia nell'offerta dei servizi disponibili, sia per quanto attiene l'onere di partecipazione ed attivazione del cittadino;
▪è prevista l'offerta di quattro livelli essenziali di prestazioni (cd lep) a favore dei beneficiari di ammortizzatori sociali che si affiancano agli interventi minimi già previsti in favore di soggetti disoccupati non beneficiari;
▪è ridefinito il concetto di offerta di lavoro congrua, vincolante per il disoccupato, pena la perdita dello status di disoccupato: in particolare la stessa è vincolante quando corrisponda al profilo professionale del lavoro precedentemente concluso, oppure per il quale il lavoratore abbia concordato nel patto di servizio la propria disponibilità;
▪sono modificate le modalità di calcolo e la durata del rapporto di lavoro che comporta la sospensione dello stato di disoccupazione, adeguandoli alle regole previste per la sospensione dell'Aspi, uniformando così le regole dello stato di disoccupazione a quelle del sostegno al reddito;
▪sono previste nuove cause di perdita dello stato di disoccupazione, che discendono dai nuovi oneri introdotti a carico del cittadino, quali ad esempio la mancata stipula del patto di servizio o del piano di azione individuale;
▪sono ridefiniti i termini e le modalità per la presentazione della domanda di conservazione dello stato di disoccupazione, che è l'istituto che permette al cittadino, che è occupato in rapporti di lavoro da cui percepisce un reddito non tassabile, di mantenere lo stato di disoccupazione.

La nuova disciplina si caratterizza per due aspetti in particolare:
Essa recepisce, in primo luogo, tutte le recenti novità normative introdotte in materia e stabilisce una serie complessa di regole di tipo gestionale, concordate a livello nazionale allo scopo di rendere uniforme su tutto il territorio il riconoscimento di uno stato che è fondamentale per l'accesso a benefici previsti per tutti i cittadini disoccupati, come ad esempio l'Assicurazione sociale per l'impiego (Aspi) e la "MiniAspi". Questo vale ancor più in provincia di Trento, considerata la nostra competenza e la nostra attività aggiuntiva in materia di ammortizzatori sociali.
Un secondo aspetto che ispira il provvedimento è il rafforzamento del "principio della condizionalità", vale a dire del vincolo che collega la percezione di un sostegno al reddito a comportamenti attivi del disoccupato sul mercato del lavoro. Nel rispetto della parità di trattamento di tutti i cittadini sul territorio nazionale, la Provincia autonoma di Trento individua, infatti, una serie di regole che potenziano tale principio. In particolare, si prevede che le azioni di ricerca attiva di lavoro e gli interventi di politica del lavoro siano concordati e specificati nell'ambito del Patto di servizio e nel Piano di Azione Individuale. Tali documenti, che sono veri e propri accordi fra cittadino e Centro per l'impiego, descrivono le principali regole che riguardano lo stato di disoccupazione, stabiliscono gli impegni reciproci ed il puntuale svolgimento di una serie di attività di politica attiva del lavoro. Il loro mancato rispetto può portare alla perdita dello stato di disoccupazione. Un ulteriore rafforzamento del principio di condizionalità è dato dalla integrazione dell'elenco delle possibili cause di perdita dello stato di disoccupazione e dalla precisazione delle procedure che gli uffici devono seguire in questi casi.
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