Mercoledì, 20 Dicembre 2023 - 10:36 Comunicato 3500

Ieri Tonina ha incontrato il personale del Santa Maria del Carmine e del Distretto sud
L’assessore alla salute in visita all’ospedale di Rovereto

Ieri pomeriggio l’assessore alla salute Mario Tonina, accompagnato dal direttore generale di Apss Antonio Ferro, dal direttore sanitario Giuliano Mariotti, dalla direttrice dell’integrazione socio sanitaria Elena Bravi e dalla direttrice del Servizio ospedaliero provinciale Emanuela Zandonà, ha fatto visita all’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto. Quella in Vallagarina è la sesta tappa, dopo Tione, Cavalese, Borgo Valsugana, Cles e Arco, di un ciclo di incontri con il personale delle strutture sanitarie di Apss. Ad accogliere l’assessore Tonina nell’aula magna dell’ospedale vi erano la direttrice dell’ospedale Camilla Mattiuzzi, il direttore del distretto sud Luca Fabbri oltre ai direttori di unità operativa, coordinatori delle professioni sanitarie, rappresentanti del territorio e dell’area amministrativa.

«Un grande grazie a tutte le persone che lavorano in questa struttura e che si dedicano alla cura di coloro che qui si rivolgono per i loro problemi di salute – ha affermato nel corso dell’incontro l’assessore alla salute Mario Tonina –. La mia riconoscenza va a tutti voi per quanto fate e per quanto avete fatto durante la pandemia da covid. Ho voluto visitare le strutture sanitarie del Trentino, con l’intenzione di incontrare il personale dell’Azienda sanitaria e raccogliere dalla viva voce degli operatori la realtà del lavoro sul campo, con le sue problematiche ma anche con gli aspetti positivi che l’attività sanitaria può dare a livello umano e professionale perché sono convinto che è anche attraverso momenti come questi si può trovare il modo per crescere ulteriormente. Questo è il penultimo appuntamento, sono stati incontri molto proficui e costruttivi e, oltre ai punti di attenzione, che saranno inseriti nella mia agenda delle priorità, ho trovato anche molti aspetti positivi, molte eccellenze che collocano la sanità trentina a ottimi livelli nel panorama nazionale. Ho voluto iniziare il mio mandato ascoltando, perché ho bisogno di capire ora mi aspetto che i ruoli apicali presidino la parte tecnica e io, per parte mia ricoprirò il ruolo politico che mi spetta e insieme garantiremo al nostro capitale umano i migliori ambienti e strutture in cui operare».

L’incontro al Santa Maria del Carmine, oltre a un momento di confronto con gli operatori dell’ospedale e il territorio, è stata l’occasione per illustrare quanto fatto per recuperare i livelli di attività del pre-covid nel secondo presidio della rete ospedaliera trentina e nell’ambito Vallagarina Cimbri del Distretto sud.

Il direttore generale di Apss, Antonio Ferro, ha posto l’accento su: «Il fondamentale apporto alla rete ospedaliera provinciale da parte dei professionisti del Santa Maria del Carmine, un gruppo specializzato su vari ambiti medico-chirurgici che lavorando in sinergia e in collegamento con gli altri plessi dell’ospedale policentrico permettono la piena implementazione del modello che vede nella prossimità dei servizi e nella centralità del paziente la risposta alle mutate esigenze di salute della popolazione».

A presentare i dati di attività dell’ospedale evidenziandone il recupero dei volumi pre-pandemia, è stata la direttrice del presidio Camilla Mattiuzzi, che ha anche illustrato i recenti e futuri interventi strutturali che consentiranno una migliore fruibilità logistica e funzionale. «Nonostante il periodo pandemico sia stato molto impegnativo per l’ospedale abbiamo tenuto la barra diritta – ha affermato Camilla Mattiuzzi – superando le difficoltà e recuperando i livelli di attività pre pandemia. L’ospedale in questo periodo è interessato da vari lavori di riqualificazione strutturale. I dati di attività del 2023 (fino al 30 novembre) parlano di circa 43mila accessi al pronto soccorso, oltre 13mila i ricoveri (compresi i day hospital), quasi 16mila e 800 gli atti operatori e circa 162mila gli accessi in ambulatorio. Con 339 posti letto e 1.118 unità di tempo pieno equivalente di personale (effettivamente in servizio al 30 novembre) l’ospedale di Rovereto è il secondo plesso della rete ospedaliera trentina».

L’ospedale Santa Maria del Carmine è un nodo strategico della rete ospedaliera trentina con i suoi centri di riferimento provinciali per varie patologie tra i quali vi sono il Centro provinciale per la fibrosi cistica, il Centro di riferimento provinciale per la prevenzione e cura del piede diabetico, il Centro di riferimento per l’aritmologia oltre ad essere la sede di varie reti provinciali quali quella delle cure palliative pediatriche e per la chirurgia otoiatrica e laringologia pediatrica, la rete trauma provinciale, quella per la chirurgia vitreo retinica e la produzione di colliri galenici, oltre che per la medicina rigenerativa con emocomponenti a uso non trasfusionale e il Centro ipertensione di secondo livello per la diagnosi e la cura dell’ipertensione arteriosa.

All’incontro era presente anche il direttore del Distretto sud, Luca Fabbri, a cui fa capo l’ambito Vallagarina Cimbri che ha presentato una sintetica fotografia delle attività svolte nelle strutture sanitarie territoriali del suo ambito territoriale, sia di Apss sia delle Apsp-Rsa e della rete dei medici di assistenza primaria e di continuità assistenziale. «Sottolineo l'importanza e la numerosità di queste variegate attività – ha evidenziato Luca Fabbri – che possono essere meno evidenti di quelle svolte negli ospedali ma sono parimenti importanti per la prevenzione e il mantenimento della salute e il benessere dei cittadini. Auspico il fattivo sostegno e supporto dell'Assessorato, per quanto, in ottemperanza alle indicazioni nazionali, la direzione aziendale sta mettendo in atto mediante i distretti per potenziare l'assistenza territoriale e l'integrazione ospedale-territorio nella nostra realtà provinciale».

Intervista assessore Tonina:

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Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige e IL T - 21.12.2023

(rc)


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