
L’infezione si contrae generalmente attraverso il contatto con animali domestici o da allevamento infetti (ma non necessariamente con sintomi evidenti) o consumando latte crudo. Il batterio Corynebacterium ulcerans è uno dei batteri emergenti, responsabile di un aumento di casi che si osserva in tutta Europa.Rientra tra le specie di Corynebacterium che possono produrre la tossina difterica che può provocare danni anche ad altri organi.
Ad oggi la trasmissione interumana non è stata confermata; tuttavia riconoscere clinicamente un caso sospetto e confermarne rapidamente la diagnosi, attraverso analisi microbiologiche e molecolari finalizzate all’identificazione e alla valutazione della presenza della tossina, diventa cruciale per il corretto e tempestivo intervento sia sui pazienti sia sui contatti.
Si raccomanda a tutti gli adulti di effettuare un richiamo della vaccinazione difterite-tetano-pertosse (dTp) ogni 10 anni per mantenere gli anticorpi a un livello protettivo.
Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige e Corriere del Trentino - 24.02.2024