Venerdì, 07 Novembre 2025 - 16:50 Comunicato 3297

Il presidente Fugatti sul posto: “State dimostrando cosa significa prendersi cura della comunità”
Incendio a Telve, 180 Vigili del fuoco impegnati da oltre 24 ore

Sono oltre 180 i Vigili del Fuoco volontari dell’Unione distrettuale Valsugana e Tesino, appartenenti a 18 diversi Corpi - ai quali si è aggiunto anche il personale permanente arrivato da Trento - che da oltre 24 ore si stanno avvicendando a Masi di Telve, dove un violento incendio ha distrutto una stalla e il deposito contenente circa 700 balle di fieno. Nel pomeriggio è giunto sul posto il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, accompagnato dal direttore generale Raffaele De Col e dal sindaco di Telve, Matteo Degaudenz, per portare la vicinanza delle istituzioni. “In situazioni come questa si vede il valore della nostra gente – ha osservato Fugatti, incontrando l’ispettore distrettuale, Emanuele Conci –. I Vigili del fuoco volontari e permanenti non si sono risparmiati nemmeno per un istante, lavorando giorno e notte con impegno e professionalità. Hanno mostrato cosa significa sentirsi parte di una comunità e prendersene cura. Il ringraziamento della Provincia non è solo formale: è sincero e nasce dall’orgoglio per ciò che rappresentano per tutto il Trentino”.
Incendio a Telve [ Archivio Protezione Civile]

Gli operatori sono tuttora impegnati nelle delicate attività di smassamento del fieno e di spegnimento dei focolai residui. In serata è attesa da chiusura dell'intervento. In entrambe le giornate, 15 volontari del gruppo Nu.Vol.A. della Valsugana hanno provveduto alla preparazione e distribuzione dei pasti per gli operatori presenti.
Le operazioni sul campo sono coordinate dal vice ispettore Silvio Trentinaglia e dal comandante del Corpo di Telve, Simone Fedele. Le cause del rogo sono in fase di accertamento.
Soprattutto nelle prime concitate fasi dell’intervento, le maggiori difficoltà erano legate all’approvvigionamento idrico: per evitare cali nella rete dell’acquedotto è stato necessario utilizzare le autobotti e la cisterna messe a disposizione anche da una ditta locale. L’alimentazione delle pompe è stata garantita anche tramite due linee di manichette, realizzate per convogliare l’acqua prelevata dal torrente Ceggio, situato a circa un chilometro e mezzo.

(a.bg)


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